Da oggi gli italiani potranno accedere al bonus-tv, il contributo per la sostituzione dei televisori acquistati prima del 22 dicembre 2018: dal giugno 2022 cambieranno definitivamente le tecnologie di trasmissione e quindi i vecchi apparecchi saranno inutilizzabili.
Il contributo governativo alla transizione è fissato nel 20% del valore del nuovo televisore, fino a un massimo di 100 euro. Il ministero dello Sviluppo ha messo a disposizione 100 milioni per tutti i cittadini indistintamente, senza la presentazione di alcun Isee (l'indicatore patrimoniale); quindi potranno beneficiarne intorno a un milione di persone. Chi accede al bonus deve essere in regola con il pagamento del canone e possono ottenerlo anche gli ultrasettantacinquenni che ne sono esenti. Il contributo sarà versato fino a esaurimento dei fondi a disposizione e potrà essere richiesto fino al termine del 2022. Secondo i calcoli di alcuni istituti specializzati, sono circa 15 milioni i televisori da rottamare, con oltre tre anni di vita.
Per il bonus rottamazione il Mise ha stanziato, come dicevamo, 100 milioni «freschi», ma resta in vigore il vecchio bonus-decoder da 50 euro ad apparecchio, per il quale sono stati stanziati 150 milioni. Il contributo complessivo relativo ai televisori è dunque di 250 milioni, di cui 30 già erogati: restano dunque a disposizione 220 milioni.
La rivoluzione dell'etere porterà anche una notevole spinta agli acquisti: stando alle previsioni dei fornitori, a fronte di una vendita annuale standard di circa 4,5 milioni di apparecchi, per l'anno in corso viene ipotizzata la vendita di 6,5 milioni di pezzi, stima che cresce fino a 9 milioni per il prossimo anno. Il ministero, con il decreto uscito in Gazzetta ufficiale, ha pubblicato anche il modulo che dovrà essere compilato e consegnato al rivenditore o all'isola ecologica autorizzata. I commercianti si rivarranno dello sconto al cliente attraverso un credito fiscale.
Il primo step della transizione tecnologica comincerà gradualmente dal 15 ottobre prossimo e consisterà nell'oscuramento di tutti gli apparecchi tv che non dispongono dell'alta definizione. Il secondo passaggio scatterà a partire dal 1 gennaio 2023, giorno da cui sarà necessario dotarsi di un apparecchio con digitale terrestre di seconda generazione (DVB-T2). Quattro macroregioni saranno progressivamente interessate alla transizione, le ultime (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania) saranno abilitate dal 1 maggio 2022 al 30 giugno 2022, completando così il processo.
Interessante il processo di smaltimento dei rottami che saranno smontati in stabilimenti specializzati, selezionando tutti i componenti e i materiali riutilizzabili. L'obbiettivo dichiarato è quello di ridurre a zero i rifiuti in discarica.
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