È previsto un nuovo sconto sulle bollette di luce e gas per il mese di luglio. Le attuali circostanze, con la crisi energetica sempre più pressante, hanno convinto il governo a prendere ulteriori provvedimenti per tutelare famiglie e imprese, già in seria difficoltà.
Prendendo in considerazione i costi effettivi del gas, l'esecutivo stima delle tariffe più basse del 20% rispetto a quelle attuali.
La relazione di Arera
Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ha già visionato e verificato tutti i contratti di approvvigionamento di gas in Italia, così da monitorare i prezzi. Una relazione è stata dunque inviata al governo, che ora ha una visione integrale dell'andamento dei costi. A quanto pare, secondo quanto riferito da Il Messaggero, non ci sarebbero stati sostanziali alterazioni fra prezzo di approvvigionamento e costo registrato sul Ttf, punto di scambio virtuale per il gas naturale nei Paesi Bassi in cui viene passa l'80% del gas destinato all'Italia.
Malgrado i contratti delle compagnie importatrici di gas abbiano dei prezzi determinati con adeguamenti annui, Arera ha riscontrato uno scostamento fra i sopracitati costi e le tariffe applicate ai consumatori. Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, quando la tariffa tutelata sarà alzata di 20 euro al Megawattora rispetto ai costi di approvvigionamento, con un possibile taglio del 20% sulle bollette.
Al momento, Arera suggerisce di non consentire alle compagnie le coperture sui contratti e versare la differenza tra il valore dei contratti pluriennali e quello della tariffa tramite taglio delle bollette, agevolando i consumatori. Ciò sarebbe possibile abbassando i costi di commercializzazione, ossia intervenendo sulla componente Ug2 della tariffa. Il governo poi potrebbe agire prorogando oltre il 2023 la durata del mercato tutelato del gas.
Quanto ai soggetti che, in questo particolare periodo, stanno facendo degli extraprofitti, come le società produttrici di gas o coloro che fanno trading di energia, Arera approva la tassazione nei loro confronti. L'autorità, infatti, spiega che è "opportuno che una parte del gettito derivante da provvedimenti fiscali a carico delle aziende del settore, sia destinato ai clienti finali che ne hanno sostenuto l'onere". Ascoltato in Parlamento, il presidente di Arera Stefano Besseghini ha sottolineato che"le quotazioni attuali del gas naturale si attestano su valori intorno agli 84 euro/MWh per il 2023 e 67 euro/MWh per il 2024; per l'elettrico, invece, le quotazioni attualmente sono intorno ai 209 euro/MWh per il 2023 e 164 euro/MWh per il 2024".
Il caro benzina
A preoccupare, tuttavia, non è solo il gas, ma anche la benzina, come evidenziano le associazioni dei consumatori. Al governo viene richiesto di bloccare le speculazioni, applicando un tetto ai prezzi o tornando ai prezzi amministrati.
Impossibile attendere la scadenza dell'8 luglio, quando saranno tagliate le accise. Serve urgentemente una riduzione di almeno 10 cent con abbassamento dell'Iva dal 22 al 10%. Questa la richiesta di Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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