Dazn non funziona? Ecco cosa puoi fare

Dazn inizia con il piede sbagliato: migliaia di utenti infuriati per i disservizi durante la prima giornata di campionato. Ecco cosa fare e come può difendersi il consumatore

Dazn non funziona? Ecco cosa puoi fare

Nuovo campionato, vecchi problemi: neanche il tempo di iniziare che la piattaforma Dazn è nell'occhio del ciclone di appassionati e tifosi di calcio che hanno sottoscritto l'abbonamento per la nuova stagione.

Dazn, Lega Calcio e Consumatori chiedono spiegazioni

Novanta minuti con streaming a singhiozzo, perdita di connessione, bassa qualità del video e la rete si scatena. "Mi sembrava di guardare Italia-Germania del 1970", è solo uno fra le migliaia di commenti di un abbonato Dazn che ha guardato il posticipo tra Roma e Fiorentina sul cellulare. Ma i problemi sono cominciati già dal sabato con le prime due gare di campionato: soltanto in un caso Dazn si è assunta la responsabilità per i disservizi, Inter-Genoa. Le proteste sono state così numerose che si è mossa anche la Lega Calcio che ha chiesto informazioni al broadcaster. L'Unione Nazionale Consumatori non è rimasta a guardare ed è anch'essa intervenuta sui disservizi verificatisi durante la trasmissione di alcune partite annunciando un esposto sia all'Antitrust che all'Autorità delle Comunicazioni. "Se il buongiorno si vede dal mattino andiamo male! Se è vero che tutto è dipeso da un sovraccarico, chissà cosa succederà quando tutti gli italiani saranno rientrati dalle ferie o durante big match come quelli del prossimo 12 settembre, quando si giocheranno Napoli - Juventus e Milan-Lazio", ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell'UNC.

Cosa può fare l'utente

Prima cosa negativa: non si può chiedere un rimborso in caso di disservizio. Piattaforme di streaming come Dazn, Amazon Prime e Netflix, ad esempio, "non sono soggette ad alcuna regolamentazione a parte il Codice civile" spiega Mauro Vergari a Repubblica, responsabile dell'Ufficio studi, ricerche e innovazione di Adiconsum e tra i maggiori esperti in materia di telecomunicazioni. In pratica, queste società non sono tenute a rispettare né un Codice delle comunicazioni elettroniche (come devono fare Sky e Mediaset, operatori televisivi) né il Codice del consumo. L'esperto ha spiegato che non c'è nessuna conciliazione gratuita per risolvere le controversie, nessuna delibera che stabilisca i diritti del cliente in caso di servizio non fornito o fornito a singhiozzo. Se un rimborso arriverà, sarà solo per "concessione" di Dazn, non perché sia tenuta a offrirlo.

Cosa accade se viene disdetto l'abbonamento

L'unica arma in mano al consumatore è la possibilità di disdire l'abbonamento in ogni momento senza l'applicazione di penali. In questo caso, ovviamente, non sarà possibile vedere la Serie A perché Dazn è l'unica assegnataria dei diritti tv del campionato italiano e la Lega Calcio non ha preteso, nel bando, la neutralità tecnologica. Nessun obbligo, cioè, di trasmettere su satellite, digitale terrestre e streaming per venire incontro ai tifosi. Buone notizie anche per chi decidesse di muoversi legamente: le società come Dazn sono soggette al Codice civile. L'articolo 1218 prevede il "risarcimento del danno", in questo caso la restituzione di quota parte dell'abbonamento mensile. Ma la via legale, però, è lunga: bisogna inviare una raccomandata all'azienda, attendere la risposta e, in caso di mancata risposta o se questa è insufficiente, ci si può rivolgere al giudice di pace. Per pochi euro non è la strada consigliata da intraprendere.

Differenze tra Dazn e Netflix

Se sono entrambi servizi in streaming, perché tra Dazn e Netflix c'è questa enorme differenza? Per vedere una serie su Netflix eseguiamo un download del video e lo guardiamo senza interruzioni o buffering; una partita di calcio viene trasmessa in diretta e, soprattutto, viene guardata da centinaia di migliaia o anche più di un milione di persone contemporaneamente. Da qui "l'effetto imbuto": una delle ipotesi è che i server di Dazn, inondati di richieste, non riescono a inviare un segnale abbastanza buono a tutti. "Con Sky Go, che era il servizio streaming di Sky fino a qualche mese fa, i disservizi non erano così diffusi. Il segno che non è tanto una questione di connessione lato cliente, ma di problemi a monte che Dazn pare non aver risolto", ha spiegato Vergari.

Lo "zampino" dell'operatore telefonico

La colpa, però, può essere anche del proprio operatore telefonico: molti abbonati hanno lamentato problemi nonostante avessero connessioni in banda larga. Dazn sostiene che, a parte i tre minuti di blocco durante Inter-Genoa, eventuali altri disservizi sarebbero da attribuire a problemi di connessione dei singoli utenti (chi si connette da zone poco servite o da wifi sovraccarichi). Per scoprire il "colpevole", si può fare una prova sulla velocità di connessione durante la partita, un test di velocità che può essere utilizzato come elemento probatorio nei confronti del proprio gestore.

Se la linea è più lenta rispetto a quanto previsto dal contratto, "l'operatore può impegnarsi a risolvere il problema entro 48 ore oppure, se non riesce, proporre un canone mensile più basso - spiega Vergari - ferma restando la possibilità del cliente di recedere senza costi".

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