Il documento dell'Anci che spiega il caos sulla Tari

Nel caos Tari adesso spunta un documento che potrebbe spiegare dove siano nati i problemi di calcolo: ecco la posizione dell'Anci

Il documento dell'Anci che spiega il caos sulla Tari

Nel caos Tari adesso spunta un documento che di fatto potrebbe spiegare dove siano nati i problemi di calcolo che di fatto hanno costretto alcuni contribuenti a pagare una tassa rifiuti gonfiata. Come riporta il Corriere, si tratta di un documento del 15 settembre 2014 e rivela di fatto la posizione dell'Anci sull'applicazione delle quote variabili per il calcolo dell'imposta. A chiedere informazioni all'Anci è stato il Comune di Lecce che ha richiesto alcune informazioni sulla corretta applicazione della tassa per quanto riguarda le pertinenze.

L'Anci fornisce questa risposta: "Probabilmente alcuni Comuni non hanno applicato la quota variabile della tariffa unicamente per evitare il contenzioso andando incontro alle proteste dei contribuenti. La logica del metodo normalizzato di cui al D.P.R. 158/99 è quella di applicare ai locali pertinenziali la stessa tariffa applicata ai locali principali: Per cui il comportamento di codesto Comune appare corretto". E dopo la posizione espressa da parte dell'Anci, il Comune di Lecce si è subito trovato in mezzo alla bufera con Caf e commercialisti che avevano già notato qualcosa di strano.

E così l'amministrazione comunale della città salentina ha risposto proprio all'Associazione dei Comuni italiani: "Questo Comune, in regime Tari, secondo il metodo normalizzato, ha applicato alle pertinenze (garage- cantine accatastate singolarmente) la quota fissa e la quota variabile. Moltissimi contribuenti hanno protestato, non ritenendo legittima l’applicazione della quota variabile anche ai garage, e dunque formulando istanza di azzeramento della quota variabile della tariffa relativa alle pertinenze. Poiché qualche Comune ha regolamentato l’azzeramento della quota variabile della tariffa per le unità immobiliari pertinenziali, accatastate separatamente dalle abitazioni, si esprime perplessità sulla applicazione della Tari sulle unità pertinenziali per la sola parte fissa, essendo la composizione della stessa costituita necessariamente dalle due quote, fissa e variabile, secondo la formula stabilita dal Dpr 158/99".

Questo di fatto è il primo allarme sui calcoli errati. Il resto della storia la conosciamo. Proprio in questi giorni stanno partendo valanghe di ricorsi per definire in modo corretto i rimborsi da parte delle amministrazioni comunali.

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