C'è la mazzata sulle pensioni: ​quanto si perde sull'assegno

A causa del Covid le pensioni saranno più basse in futuro per una cifra tra 26 e 99 euro

C'è la mazzata sulle pensioni: ​quanto si perde sull'assegno

C’è chi perderà fino a 170 euro all’anno con i con i nuovi coefficienti e anche il Covid farà sentire i propri effetti sulle pensioni incidendo con una riduzione tra 26 e 99 euro.

Questo nuovo anno è iniziato col “botto” anche per i pensionati e per chi, in pensione, deve ancora andarci; da un lato, difatti, i coefficienti produrranno una riduzione dee dall’altro lato, il contesto economico globale - con gli effetti della pandemia e della conseguente crisi in corso - si faranno sentire sulla lunga distanza.

Ma andiamo per ordine.

Le conseguenze del Covid sulle pensioni

In un articolo, il Corriere della Sera ha pubblicato la ricerca svolte dalla società Progetica che mettono in luce le conseguenze sulle pensioni della crisi economica dovute alla pandemia di Coronavirus. Il calo del Pil, difatti, avrà ripercussioni anche sui coefficienti di rivalutazione, oltre alle le conseguenze già direttamente visibili legate alla crisi avrà sul mercato del lavoro, con tagli delle retribuzioni, chisura di piccole attività e partite Iva e perdite dei posti di lavoro.

Secondo le stime di Progetica, prendo ad esempio un giovane di 30 anni - che allo stato attuale non potrà in pensione prima dei prossimi 35 anni – con un reddito mensile netto pari a 1.000 euro, questo potrebbe arrivare a perdere fino al 3% ogni anno sulla propria pensione a causa del Covid; si tratterebbe, quindi, di una perdita di 360 euro l’anno. Addirittura peggiori i conteggi per coloro i quali sono più vicini alla pensione come un un lavoratore dipendente di 50 anni, con reddito sempre di mille euro, che vedrà un taglio del 6%.

Ad essere i più colpiti, però, saranno gli autonomi che a causa Covid perdono il 7% della propria pensione futura: circa 840 euro anno.

Le riduzioni dovute al Covid si intrecciano, inoltre, con l’adeguamento dei coefficienti di trasformazione in rendita, i quali nel biennio 2020-2021 sono scesi dello 0,4%. Inoltre il crollo del Pil registrato nel 2020 costringerà di certo ad ulteriori valutazioni annuali del montante contributivo. Nei fatti, proiezioni alla mano, tra Covid, crisi economica e rivalutazioni le pensioni degli italiano hanno perso tra il 2% ed il 7% a seconda dell’età del lavoratore.

Come sono cambiati gli assegni nel 2021

Come scritto in un precedente articolo dei IlGiornale.It, Con l’inizio del nuovo anno c’è stata, inoltre, una riduzione dell’assegno causato dell’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo.

Ad essere maggiormente colpiti sono coloro i quali accedono al trattamento previdenziale con il calcolo contributivo mentre per chi va in pensione con il sistema misto il taglio è minore dato che una parte della pensione viene calcolata con il sistema retributivo.

Complessivamente, Secondo i calcoli della Uil, i tagli comporteranno una riduzione degli assegni tra i 100 e i 170 euro per il rateo mensile per tutti quei pensionati che godranno di una pensione calcolata con il sistema contributivo.

Facendo un esempio, il

contribuente nel 2021 andrà in pensione all’età di 67 anni riceverà 101 euro in meno su un assegno mensile lordo di 1.500 euro. Rispetto 2020 in cui l’importo totale sarebbe stato di 19.614 euro, ora sarebbe di 19.513 euro.

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