Fisco, il governo prende tempo: ora slitta anche la norma del 3%

L'annuncio di Casero: "Proroga di sei mesi per l'attuazione". L'ironia di Bersani: "Utile 'momento' di riflessione". E Fassina attacca

Fisco, il governo prende tempo: ora slitta anche la norma del 3%

Non andrà in consiglio dei ministri il 20 febbraio prossimo il decreto attuativo della riforma fiscale. In audizione alla Camera, il viceministro all’Economia Luigi Casero ha fatto sapere che il 20 sarà presentato il decreto sul ruling internazionale mentre "i decreti su accertamento, contenzioso e sanzioni slitteranno" probabilmente a maggio. Nelle scorse settimane erano circolate indiscrezioni secondo cui il decreto conteneva una franchigia del 3% per i reati fiscali.

La tempistica prevista dal governo per l’attuazione dell’intera delega fiscale è tre mesi per la presentazione di tutti i decreti e tre per l’approvazione. "In questo modo abbiamo il tempo di cercare di presentare provvedimenti omogenei", ha detto Casero annunciando che il 20 febbraio verrà portato il decreto sullo sviluppo e la concorrenzialità per le imprese italiane e straniere e, in una fase successiva, arriveranno le misure sull'accertamento sanzioni e contenzioso. "Il governo - ha concluso il viceministro dell'Economia - avrà un tempo maggiore per dialogare su questi temi all’interno del parlamento e con il Paese per arrivare a un provvedimento che speriamo sia il più condiviso possibile".

Il rinvio del governo ha diviso profondamente il Partito democratico. Nei giorni scorsi la sinistra radicale aveva accusato Matteo Renzi di aver studiato il decreto, che riformando i reati tributari depenalizza quelli sotto il 3% dell'imponibile in cambio dell'aumento di sanzioni, per favorire Silvio Berlusconi. Adesso gli stessi che tuonavano contro il premier si trovano ad accusarlo di aver preso tempo per "condizionare il capo dell'opposizione". "Un utile 'momento' di riflessione - ironizza Pierluigi Bersani - era giusto rifletterci sopra...". Per il ribelle piddì Stefano Fassina, invece il rinvio di alcuni decreti attuativi della delega fiscale è un segnale negativo dal momento che "il decreto ha contenuti utili alle imprese e ai contribuenti".

"Mi rifiuto di pensare che il governo utilizzi questo decreto per condizionare il comportamento del capo dell’opposizione - incalza - sarebbe nocivo per la democrazia tenere appeso il capo dell’opposizione a una decreto".

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