Addio al pagamento dell'aggio dalle cartelle esattoriali, cioé la remunerazione che l’Agenzia delle Entrate percepisce per la sua attività di riscossione. Una buona notizia per i contribuenti che vedono "alleggerito" il carico fiscale per il 2022.
Cosa dice il provvedimento
Il provvedimento, pubblicato con data 18 gennaio 2022, è contenuto su una nota del direttore dell’Agenzia, Ernesto Maria Ruffini, che ha appena approvato il nuovo modello di pagamento per le cartelle. Come si legge sul sito delle Entrate, non ci saranno più gli oneri di riscossione (pari al 3% o 6%) "delle somme iscritte a ruolo per pagamenti rispettivamente entro o oltre i sessanta giorni". Viene tolta definitivamente anche la "quota pari all’1% delle somme iscritte a ruolo per le ipotesi di riscossione spontanea". Chi pagherà queste somme? Come previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2022 (la numero 234/2021), sarà lo Stato a farsi carico di questi pagamenti. Come si legge su informazionefiscale e come abbiamo appena scritto, poi, in caso di riscossione spontanea, è stata abolita anche la quota aggiuntiva dell’1%.
La novità è contenuta nell'articolo 1, comma 15, della nuova Legge di Bilancio, dove vengono messi nero su bianco i nuovi provvedimenti stabiliti dal governo. Come indicato, nelle cartelle esattoriali spariscono alcune voci aggiuntive che, commisurate alla somma dovuta, contribuivano a far salire l’importo del debito accumulato.
Cosa rimane a carico del debitore
Il debitore, però, dovrà sostenere le spese relative alle procedure esecutive e cautelari e le spese di notifica della cartella di pagamento e degli eventuali ulteriori atti di riscossione. In entrambi i casi, quindi, questi pagamenti rimarranno a carico suo. Per quanto riguarda poi i "carichi affidati fino al 31 dicembre 2021 gli oneri di riscossione continueranno ad essere dovuti nella misura e secondo le ripartizioni previste dalle previgenti disposizioni di legge". Come viene riportato da Today, inoltre, gli agenti che dovranno riscuotere le somme della riscossione, saranno tenuti ad utilizzare il nuovo modello per le cartelle relative ai carichi che gli sono stati affidati il nuovo anno, a partire dal 1° gennaio 2022.
Invece, per quanto riguarda i carichi affidati fino allo scorso 31 dicembre 2021, si dovrà utilizzare il vecchio modello che era stato approvato con il provvedimento del 14 luglio 2017, "indipendentemente dalla data di
notifica della cartella di pagamento che potrà avvenire anche successivamente al 31 dicembre 2021". In un anno pieno di aumenti (luce, gas, alimentari), questa è senz'altro una buona notizia per le tasche degli italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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