Intermarine snobba l'ingegneria italiana

Finisce in Germania l'ordine dei motori per la Marina

Intermarine snobba l'ingegneria italiana
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Intermarine volta le spalle allo storico partner Isotta Fraschini Motori (gruppo Fincantieri). Stando a quanto appreso dal Giornale, la società leader nella progettazione e costruzione di navi cacciamine, segmento in cui ha costruito esemplari per numerose Marine Militari a livello mondiale, è pronta a rivolgersi a Mtu, azienda tedesca di proprietà del gruppo Rolls-Royce, per la fornitura dei motori generatori nell'ambito del programma dei nuovi cacciamine costieri della Marina Militare Italiana del valore di 1,6 miliardi di euro (la quota di Intermarine è di 1,165 miliardi, quella restante è di Leonardo).

In tal modo Intermarine, che fa capo a Immsi, la holding della famiglia Colaninno e presieduta da Matteo Colaninno, lancia un chiaro segnale di discontinuità alla collaborazione con Fincantieri, attraverso la sua controllata Isotta Fraschini Motori, da sempre fornitore dei motori-generatori dei cacciamine classe Lerici e Gaeta, questi ultimi tutt'ora in servizio. Da quanto si apprende, la virata verso il fornitore tedesco potrebbe avere ricadute, anche pesanti, sulla società del gruppo Fincantieri. Infatti, la mancata commessa, del valore di circa 25 milioni per i motori delle cinque le navi oggetto del contratto firmato dalla Marina Militare italiana, mette a rischio i livelli produttivi e occupazionali di Isotta Fraschini, il cui nuovo management è alle prese con il rilancio di quella che è una realtà importante per la Puglia.

Una scelta che, stando a fonti vicine al dossier, non sarebbe dettata da motivazioni «tecniche», suscitando non poca sorpresa in quanto la nuova flotta di cacciamine destinata a essere operativa per i prossimi quarant'anni, andrebbe a dotarsi di componenti di tecnologia straniera, sollevando interrogativi sul perché sia stata messa da parte la soluzione nazionale offerta dal partner storico Isotta Fraschini Motori, per di più in un settore strategico come quello della difesa.

L'affidarsi oltreconfine per la fornitura di asset strategici ha delle ricadute anche in termini di mancato mantenimento in Italia del know how sui motori a combustione interna nel bel mezzo di una fase di assestamento per tutto il settore.

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