Arnoldo Mondadori Editore (che controlla il 18,45% dell'editore del Giornale) è sempre più concentrata sul core business dei libri. Il passaggio del testimone tra l'ad uscente Ernesto Mauri, al vertice di Segrate da marzo 2013, e Antonio Porro, già amministratore delegato di Mondadori Libri, sancito dall'assemblea di ieri, testimonia come la controllata di Fininvest ricerchi nell'attività tradizionale i propri percorsi di sviluppo.
L'assise di Mondadori ieri ha approvato il bilancio 2020 chiuso con un utile netto di 4,5 milioni di euro (interamente destinati a riserva straordinaria) e ha nominato il nuovo cda. La lista di maggioranza, informa un comunicato, ha conseguito l'80,202% dei voti eleggendo Marina Berlusconi, Antonio Porro, Pier Silvio Berlusconi, Alessandro Franzosi, Elena Biffi, Danilo Pellegrino, Francesco Currò, Angelo Renoldi, Cristina Rossello, Paola Elisabetta Galbiati e Valentina Casella. La lista di minoranza dei fondi di investimento ha eletto Alceo Rapagna.
Nella sua prima riunione il consiglio ha confermato Marina Berlusconi alla presidenza e ha nominato come nuovo ad Antonio Porro in luogo di Ernesto Mauri. La designazione del nuovo amministratore delegato, ha sottolineato il presidente di Mondadori Marina Berlusconi, «avviene in una linea di assoluta continuità e coerenza: Mondadori Libri, di cui Porro era già responsabile, rappresenta infatti il core business della casa editrice e la fonte di gran lunga principale della sua redditività». La nomina di Porro «da molti anni in Mondadori, conferma ancora una volta l'attenzione dell'azienda nel far crescere e valorizzare i talenti professionali al proprio interno», ha aggiunto. La missione del nuovo ad, ha proseguito Marina Berlusconi, «non può che vedere tra i principali obiettivi la crescita e lo sviluppo, assieme al consolidamento dei risultati raggiunti».
Quindi il saluto all'amministratore delegato uscente Ernesto Mauri che, ha specificato la numero uno di Segrate, «ha concluso il proprio impegno in Mondadori presentando all'assemblea degli azionisti un bilancio che conferma il suo valore di manager e il prezioso ruolo avuto nello sviluppo della casa editrice».
A Mauri il presidente Berlusconi ha rivolto «i migliori auguri per i nuovi impegni che lo attendono in altri ambiti di attività del gruppo Fininvest, a conferma di un legame proficuo che non si interrompe con la sua decisione di non ricandidarsi in Mondadori».
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