Si preannuncia un Natale amaro per gli automobilisti italiani, poiché l’inarrestabile crescita dei prezzi dei carburanti rischia di rovinare le attese festività a tante famiglie. Le rilevazioni quotidiane del ministero della Transizione Ecologica non lasciano molte speranze ai cittadini e, all’orizzonte, non si prevedono ribassi del costo della benzina, del gasolio e del gas. A livello internazionale la quotazione del greggio ha raggiunto costi esorbitanti, come non accadeva dal 2014. Di conseguenza, anche il gas ha un prezzo elevato che si sta ripercuotendo sulle tasche dei contribuenti, i quali hanno visto lievitare di colpo la cifra della bolletta. Della vicenda si sta occupando, a Lussemburgo, il Consiglio straordinario dell’energia. I segnali non sembrano essere positivi, anche perché l’incremento dei costi è un fenomeno globale, che coinvolge tutto il pianeta.
Anche le superpotenze come Stati Uniti e Cina sono molto preoccupate per l’aumento dei prezzi dei carburanti e cercano di ricorrere ai ripari. I cinesi sono pronti a riaprire le miniere, mentre gli statunitensi temono l’arrivo dell’inverno e studiano soluzioni per evitare il tracollo. In Italia, la situazione non è migliore, anzi. L'Eni, nella giornata di oggi, ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi di benzina, gasolio e gas. Attualmente, secondo i dati forniti dall’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico, la benzina costa 1,744 euro al litro, in modalità self service, e 1,872 euro al litro in modalità servito. I distributori che non appartengono alle grandi compagnie petrolifere e, quindi, privi di marchio, applicano un prezzo pari a 1,729 euro al litro sul self e 1,781 euro al litro sul servito.
Il diesel, invece, costa 1,610 euro al litro per il self e 1,745 euro al litro per il servito. Le pompe senza marchio, invece, rispettivamente, 1,598 euro al litro per il fai da te e 1,652 euro al litro per il servito. Infine, il Gpl va a 0,818 euro al litro, il metano a 1,626 euro al chilo e il Gnl (gas naturale liquefatto) a 1,771 euro al chilo. Sulle autostrade i prezzi sono diversi: la benzina self costa 1,835 euro al litro, mentre in modalità servito 2,043 euro al litro. Il gasolio self va a 1,714 euro al litro, il servito, invece, a 1,950 euro al litro. Il Gpl costa 0,918 euro al litro, il metano 1,864 euro al chilo e il Gnl 1,744 euro al litro.
Le associazioni che tutelano i consumatori in Italia, intanto, sono sul piede di guerra e chiedono interventi immediati per evitare che questi rincari mettano in ginocchio la maggior parte dei nuclei familiari. Oltre ai carburanti, gli altri rincari stanno pesando molto sui bilanci degli italiani, in un periodo ancora di piena crisi, poiché l’effetto della pandemia non è svanito, anzi si sta facendo sentire in maniera ancora più forte.
“In un Paese come l'Italia – affermano i vertici di Coldiretti – dove l'85% dei trasporti commerciali avviene per strada, il nuovo record dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. L'aumento è destinato a contagiare l'intera economia, perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi”.
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