Ora Monti s'incensa: "Abbiamo messo l'Italia in sicurezza"

Mentre il governo perde la maggioranza, il Prof loda i tecnici. Intanto lo spread torna su: la finanza dà una spinta al Monti bis?

Il premier Mario Monti
Il premier Mario Monti

Il governo ha "lavorato sodo non solo in Italia" per mettere il Paese "in sicurezza e per evitare che dall’Italia si propagassero nuovi incendi all’Eurozona". Intervenendo al congresso Pde a Bruxelles, il presidente del Consiglio Mario Monti è tornato a lodare le misure dei tecnici e ad arrogarsi tutta una serie di meriti che, a detta del Professore, avrebbero contribuito a mettere in salvo il sistema Italia. "Credo che in buona misura ci siamo riusciti", ha detto il premier in quello che, anche a fronte della crisi che si è aperta a Palazzo Madama con il Pdl che si è rifiutato di votare la fiducia al decreto sviluppo, suona come un discorso di addio.

I dati parlano chiaro. Il contenimento della crisi economica c'è stato. E, con buone probabilità, l'Italia (non nell'immediato) tornerà a crescere. Ma a quale prezzo? Il tasso sulla disoccupazione è da record, la pressione fiscale continua a lievitare e le imprese sono in sofferenza. Insomma, non è tutto oro quello che luccica. "Il contributo che l’Italia ha cercato di dare, e credo di poter dire ha dato, all’avanzamento positivo della costruzione europea - ha detto Monti - è stato quello di cercare di metterci a lavorare molto sodo non solo in Italia per adeguarci a tutti i criteri in particolare a quelli richiesti dall’eurozona per mettere l’Italia in posizione di sicurezza e per evitare che dall’Italia si propagassero nuovi incendi all’Eurozona". Secondo il premier, il governo sarebbe riuscito nell'obiettivo di risanare il Paese. Negli ultimi giorni lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi è addirittura tornato sotto la soglia dei 300 punti base. Monti ha detto che vuole portarlo sotto i 287. Ma, nelle ultime settimane, i media di settore hanno fatto chiaramente notare che l'andamento del differenziale non riflette lo stato di salute del Paese. Eppure, non appena il Pdl ha fatto mancare la maggioranza in Senato, la finanza è subito arrivata in soccorso del Professore dando un segnale inequivocabile: senza Monti, su Piazza Affari torna la bufera.

"Lo spread risale, Piazza Affari è l’unica borsa negativa. È evidente che, da qui alle elezioni, ci aspetta un periodo di incertezza politica col timore che Monti lasci l’incarico a capo del governo", osserva un gestore, che ha seguito in diretta la caduta di Btp e quotazioni azionarie in parallelo col montare della tensione al Senato. Se dovesse essere questa la strada e Monti salisse davvero al Quirinale, si potrebbe assistere a una forte pressione dei mercati in modo da riproporre Monti in un ruolo centrale sulla scena politica. "I mercati stanno già dando il voto al governo", ha spiegato un altro operatore sottolineando peraltro che "piuttosto che questa incertezza, allora sono meglio le elezioni anticipate, almeno capiamo qual è il futuro di questo Paese". Nascondendosi dietro all’incubo di un’incertezza politica, i mercati cercano la sponda per il Monti bis. Secondo Vincenzo Longo, market strategist di Ig Markets, Piazza Affari non avrebbe apprezzato gli sviluppi che stavano arrivando da Palazzo Madama. Il sentiment sulle altre piazze del Vecchio Continente infatti rimane decisamente positivo.

Al tavolo europeo, lavorando in forte collaborazione con Germania, Francia, con altri Stati membri ma soprattutto nel contesto del metodo comunitario con le istituzioni europee, Monti ha cercato di far evolvere la governance dell’economia europea.

"Abbiamo dato qualche contributo significativo", ha spiegato il premier sottolineando il lavoro fatto per raggiungere il Patto per la crescita e verso i meccanismi di stabilizzazione dei mercati finanziari e potenziare il mercato unico.

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