Parte il redditometro, via ai controlli sugli ultimi quattro anni

Dopo alcuni test, il sistema di accertamento entra in funzione. Nel mirino per primi i redditi del 2009 dichiarati nel 2010

Parte il redditometro, via ai controlli sugli ultimi quattro anni

Dopo qualche settimana in cui il sistema è stato testato in lungo e in largo, verificando che tutto funzionasse a dovere, superati anche gli intoppi legali che avevano fatto sorgere qualche dubbio sul rispetto della normativa sulla privacy, il redditometro è ormai pronto per entrare in funzione. Il sistema sarà acceso oggi e inizierà a macinare i nomi di chi potrebbe essere contattato dall'Agenzia dell'Entrate già da settembre, per chiarire la propria posizione fiscale.

Le verifiche cominceranno dai redditi del 2009, dichiarati nel 2010. Il redditometro metterà in evidenza i casi in cui la differenza tra spese e reddito dichiarato è superiore al 20%. Per i contribuenti che rientrano in questa casistica scatterà l'accertamento fiscale. I primi controlli riguarderanno tutti quei casi in cui lo scostamento tra i due fattori è più grande.

In caso di scarto tra reddito e spese, gli ispettori fiscali controlleranno anche se le cifre quadrano, confrontandole con il reddito famigliare complessivo, per poi invitare - se è il caso - il contribuente a rispondere delle accuse. Da subito sarà possibile dimostrare che si sono sostenute spese utilizzando rispami di anni precedenti, o donazioni. 

Prevista una seconda fase del contraddittorio, più approfondita, in cui il Fisco chiederà ai contribuenti di giustificare anche le spese "stimate", cioè quelle più piccole. I cittadini potranno opporre in questa sede anche spiegazioni logiche e non documentali, come l'utilizzo di un auto non di proprietà o della mensa anziendale.

Se al termine dei

controlli le spiegazioni dei contribuenti non si rivelassero sufficienti, due le strade possibili: pagare entro quindici giorni, per ridurre le sanzioni, o avviare un contenzioso

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