Versamenti bancomat: scattano i controlli. Cosa si rischia

Il 2022 si apre con nuove norme sul limite di pagamento in contanti e versamenti sul contocorrente. Controlli e sanzioni: ecco cosa c'è da sapere

Versamenti bancomat: scattano i controlli. Cosa si rischia

L'inizio del 2022 ha portato con sé una serie di novità sul fronte fiscale. Una delle principali nuove norme riguarda il tetto massimo consentito per il pagamento in denaro contante, che torna a essere di 1000 euro. L'abbassamento della soglia di utilizzo della moneta fisica coincide con la volontà del governo di verificare la trasparenza delle operazioni, spingendo per i pagamenti tracciabili per evitare il più possibile il cosiddetto "nero". Entra in gioco anche l'Autorità antiriciclaggio, che farebbe scattare la spia rossa nel caso in cui si versasse sul proprio contocorrente una somma superiore a 1000 euro.

I controlli sul bancomat

Piuttosto che il prelievo di denaro dal proprio contocorrente, i controlli dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di finanza si focalizzano soprattutto sui versamenti: il timore è che possa trattarsi a volte del frutto di una serie di attività non dichiarate e che - essendo in "nero" - di conseguenza si sottrarrebbero al sistema di tassazione. Come riportato da Business Online, gli obiettivi fissati dal fisco sono chiari: recuperare circa 16 miliardi di euro di gettito (nello specifico 15,8) attraverso 390mila verifiche dell'Agenzia delle entrate e 170mila in collaborazione con le fiamme gialle. Il riferimento è al triennio tra il 2021 e il 2023.

Un importante ruolo è svolto dal sistema interbancario, che permette il monitoraggio delle posizioni dei correntisti a prescindere che effettuino operazioni nella propria banca o meno. La lente di ingrandimento dei controlli potrebbe dunque su bonifici bancari, pagamenti online, prelievi all'estero, servizi di addebito bancario, pagamenti contactless, libretti degli assegni e carte bancarie.

Le sanzioni

Come già detto in precedenza, versamenti maggiori di 1000 euro sul proprio contocorrente potrebbero far scattare l'allarme dell'Autorità antiriciclaggio. Ovviamente sono previste delle sanzioni se si dovessero riscontrare delle effettive anomalie al termine dei controlli del caso: si potrebbe andare incontro a una multa che va dai 1000 ai 50mila euro se fosse accertata una vera e propria irregolarità nell'operazione.

Vale la pena ricordare anche le sanzioni per l'utilizzo dei contanti: chi non si attiene alle regole rischia sanzioni per 1000 euro (nel caso di privati cittadini che superano il tetto) e tra 3mila e 15mila euro (per i professionisti).

Il limite massimo di 1000 euro non si applica per i prelievi e per i versamenti in banca, visto che non si tratta di transazioni tra due soggetti ma di operazioni sul contocorrente personale. Invece la soglia non deve essere superata - per citare solo alcuni esempi - in negozi, negli alimentari, dall'elettricista, dal veterinario e dal dentista.

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