La retromarcia sul catasto "Riforma non sarà nel Def"

Il blitz dei giallorossi fallisce. Il viceministro Misiani: "Cambieremo il testo finale". Evitata (solo per ora) la stangata

La retromarcia sul catasto "Riforma non sarà nel Def"

Il governo fa marcia indietro. Dopo aver inserito nella Nadef lariforma del catasto, l'esecutivo giallorosso ha deciso di rinviare la questione evitando un'altra stangata nella prossima manovra. Ad annunciarlo è stato il vice ministro all'Economia, Antonio Misiani: "Nella versione finale non ci sarà". Misiani però sottolinea l'esigenza di una di avviare un percorso che possa portare ad una consistente riforma in tempi brevi. Il piano dell'esecutivo prevedeva una rimodulazione dei valori catastali con un allineamento ai valori di mercato del real estate. Una mossa questa che avrebbe portato inevitabilmente ad una stangata sui proprietari degli immobili. E così, dopo una giornata di annunci e di smentite, ci pensa Misiani a chiarire tutto. Confedilizia aveva già avvisato il governo: "Tra le priorità del governo c'è la riforma del catasto? L'unica giustificazione accettabile sarebbe quella di portare a zero il valore catastale di milioni di immobili privi di mercato e massacrati dalla patrimoniale Imu-Tasi. Ma temiamo non sia quello il proposito...".

Parole molto chiare che hanno lanciato una vera e propria rivolta degli addetti del settore immobiliare contro la riforma dell'esecutivo. Dopo l'intervento del viceministro ai microfoni di Porta a Porta, sempre Confedilizia, con il presidente Spanzani Testa, ha preso atto della retromarcia del governo: "Prendiamo atto con soddisfazione delle dichiarazioni del Viceministro dell’economia Misiani, che ha dichiarato a ‘Porta a Porta’ che il Governo non varerà un disegno di legge di riforma del catasto, come risultava da una bozza della nota di aggiornamento al Def. La priorità è rilanciare il settore immobiliare, anche riducendo la tassazione patrimoniale che lo opprime". Insomma il blitz dei giallorossi è fallito.

La revisione del catasto era entrata in un primo momento tra i 23 disegni di legge da allegare al Def. Una riforma chiesta da Bruxelles e rivolta a tutti i Paesi membri. Ma per ora il salasso, a quanto pare, non ci sarà...

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