Un tavolo di confronto “serio e leale” per ridare equilibrio e stabilità al sistema del gioco pubblico ed ai rapporti concessori: a chiederlo è Sistema Gioco Italia, la Federazione di filiera del Gioco e dell’Intrattenimento Legale di Confindustria. Confronto “non più rinviabile” che deve mettere al centro anche gli ostacoli al presidio del territorio imposti dalle norme locali, individuando le giuste misure di tutela del cittadino, dall’altro. E portare a una proposta di riforma organica del settore.
Sistema Gioco Italia ha infatti giudicato “molto negativamente la decisione del Governo di incrementare in pochi mesi per ben tre volte consecutive il prelievo fiscale diretto sui giochi regolamentati”, sottolineando che “rappresentano l’ennesimo cambio di condizioni di esercizio delle concessioni” rendendo ancora più critica la "tenuta del sistema pubblico di controllo dell’offerta, compromettendo l’equilibrio economico degli affidamenti, i livelli occupazionali di comparto e conseguentemente la stessa capacità di tutela del giocatore". Una spallata alla tenuta del sistema legale gestito da Concessionari dello Stato, imposta "in combinazione con le politiche espulsive adottate dalle normative territoriali, disarticolate rispetto alle leggi nazionali, da sole idonee a eliminare intere categorie di operatori e occupati e intere partite di gettito erariale anche compromettendo l’ordine pubblico con l’apertura delle porte all’offerta illegale".
“Lo squilibrio del sistema del gioco pubblico, peraltro già denunciato dallo stesso Ufficio Parlamentare di Bilancio nel documento specifico del 2018 addirittura prima dei tre aumenti in questione - si sottolinea in una nota -, compromette la stabilità delle entrate erariali ed in particolare delle risorse di copertura che invece si impone negli anni per la realizzazione delle politiche governative pure recentemente deliberate”.
Sistema Gioco Italia ricorda di aver già esortato Governo e Parlamento a effettuare “analisi tecniche approfondite sulle reali dinamiche, sulle reali possibilità e capacità di contribuzione del mercato dei giochi pubblici e degli operatori” e ha chiesto l’apertura di un tavolo di crisi al Mise “ribadendo la propria immediata disponibilità ad interloquire con il fine primario di restituire stabilità al sistema del gioco pubblico, dando certezze ai livelli occupazionali di
comparto e arrestando la deriva espulsiva del gioco pubblico dal territorio, dando priorità alla tutela della persona con giuste ed efficaci misure che sostituiscano strumenti inefficaci e dannosi quali orari e distanze”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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