Oltre a determinare la facoltà per le banche di cedere il credito ai propri correntisti anche prima del quarto passaggio, come anticipato dall'Associazione nazionale costruttori edili, il Superbonus includerà la possibilità di frazionare suddetto credito per annualità. Un'opzione, quest'ultima, che semplificherà ulteriormente le operazioni di smaltimento dei crediti di cui si sono fatti carico gli istituti bancari, i quali dovrebbero pertanto essere incentivati ad accettarne di nuovi.
L'annuncio è stato dato da Ernesto Maria Ruffini durante il convegno di Eutekne e Credit Agricole tenutosi presso la Scuola Grande di San Rocco (Venezia). "Nel momento in cui il credito è immesso nel sistema può essere ceduto con singoli codici per singole annualità a cui si riferisce, a soggetti diversi per ogni singolo anno" ha spiegato il direttore dell'Agenzia delle entrate. Nelle prossime settimane una circolare dovrebbe rendere ufficiale questa scelta del governo.
Si tratta dell'ultimo di una serie di interventi con cui l'esecutivo sta cercando di arginare il problema delle truffe connesse proprio al sistema di cessione dei crediti. Sistema che, unitamente alla altisonante detrazione del 110%, aveva portato fin da subito al moltiplicarsi di richieste di accesso al bonus. Le imprese incaricate di eseguire i lavori hanno beneficiato della facoltà di usufruire dei vantaggi fiscali immediatamente, ovvero senza dover attendere il recupero dell'incentivo tramite le successive dichiarazioni dei redditi, cedendo il credito relativo a un istituto bancario o alla medesima impresa la quale, a sua volta, poteva scegliere di scontarlo presso una banca.
Questa situazione ha portato alla creazione di un vera e propria giungla di crediti, spesso e volentieri non connessi a lavori edili realmente eseguiti. Per porre un freno al problema, pertanto, il governo aveva scelto di limitare pesantemente le cessioni, ponendo dei vincoli talmente rigidi da aver bloccato di fatto numerose ristrutturazioni edilizie e sfiduciato gli istituti erogatori come le Poste o le banche, ovvero i principali protagonisti del sistema della cessione dei crediti. Il primo effetto sono state le pesanti ripercussioni su quelle imprese che avevano già applicato lo sconto in fattura ai propri clienti aprendo le porte al credito come forma di pagamento con la convinzione di poterlo successivamente cedere.
Ecco il perché delle ultime e ulteriori modifiche al Superbonus, a partire dalla cessione ai correntisti fono ad arrivare al frazionamento. Modifiche che permetteranno "di riaprire la pianificazione fiscale delle banche e questo volano importantissimo per l'Italia", ha dichiarato il vicedirettore generale dell'Abi Gianfranco Torriero. "Il contributo di chiarezza del direttore Ruffini è stato molto apprezzato da imprese e banche", ha invece commentato il senior partner di Eutekne Enrico Zanetti.
"Chiudere alle cessioni, ora che le frodi sono state finalmente rese molto difficili, sarebbe folle almeno quanto lo è stato consentirle per mesi e mesi quando commettere le frodi era viceversa molto facile", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.