Il tema del decreto Aiuti, approvato lo scorso 5 maggio in Consiglio dei ministri, sarà nuovamente affrontato dal governo per dei necessari "aggiustamenti tecnici".
Superbonus e cessione del credito
Saranno innanzitutto da fissare le modifiche relative agli incentivi su lavori edilizi e ristrutturazioni: a partire dalle richieste inoltrate dall 1° maggio del 2022, infatti, verrà ampliata la possibilità di cedere il credito di imposta anche aldilà delle tre cessioni fino ad oggi consentite. Stando, infatti, a quanto previsto dall'articolo 14 della bozza, "alle banche, ovvero alle società appartenenti a un gruppo bancario" sarà da ora in poi consentita "la cessione a favore dei clienti professionali privati" qualora essi possiedano "un conto corrente con la banca stessa, ovvero con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione".
In concreto sarà possibile dunque un'ulteriore quarta cessione, ma solo nei riguardi di una società correntista della medesima banca. Tale operazione tra banca e correntista non dovrà più essere obbligatoriamente la quarta ma diverrà l'ultima, con il beneficiario che non potrà effettuare un'ulteriore cessione. In realtà gli istituti di credito e le imprese edili avevano sollecitato l'esecutivo a studiare anche la possibilità di suddividere l'importo del credito cedibile. Anche se nella bozza di detto decreto non risulta alcun riferimento specifico, l'Associazione nazionale costruttori edili garantisce che già da ora la manovra consentirebbe un frazionamento del credito in 4 annualità.
Bonus 200 euro
Ulteriori ritocchi sono previsti per definire anche la questione relativa al bonus da 200 euro, cifra "una tantum" che dovrebbe essere erogata in un'unica soluzione nel mese di luglio. L'ampliamento della platea dei beneficiari sarà dunque reso effettivo: oltre ai lavoratori (sia dipendenti che autonomi e professionisti) e ai pensionati, il bonus sarà riconosciuto anche ai lavoratori stagionali, ai collaboratori domestici, ai percettori del RdC e infine ai disoccupati che nel mese di giugno riceveranno la Naspi o l'assegno di disoccupazione. Unica condizione da rispettare per tutti è un reddito annuale inferiore ai 35mila euro
Trasporti e imprese
Per studenti e lavoratori con reddito inferiore ai 35mila euro l'anno sarà creato il previsto fondo da 100 milioni che permetterà di erogare un bonus massimo di 60 euro pro capite da destinare all'acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Tale abbonamento sarà nominale e non cedibile a terzi.
Diminuirà, invece, da 200 a 130 milioni, la consistenza del fondo destinato alle imprese che hanno rapporti commerciali con i Paesi coinvolti nel conflitto in Ucraina. Destinato ad essere confermato, invece, il fondo da 20 milioni di euro a favore delle aziende agricole, istituito con lo scopo di attutire il violento impatto economico seguito alle sanzioni comminate alla Russia dall'Unione europea.
Nel decreto Aiuti,
infine, saranno inclusi i benefici per i cinema, attraverso il riconoscimento di un credito di imposta (anni 2022 e 2023), nella misura massima "del 40% dei costi di funzionamento delle sale cinematografiche".
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