Via libera ad una valanga di ricorsi. Questa volta le richieste potrebbero riguardare il rimborso della Tari su cui i Comuni avrebbero fatto calcoli errati, con rincaro, per quanto riguarda la quota variabile. Un pronunciamento in questo senso da parte del Mef prevede dunque un percorso per i contribuenti che potrebbe cominciare con l'avvio di un ricorso. Si tratta di una mossa da parte dei Comuni che applica la quota fissa, la quota varibile per le utenze domestiche e la parte variabile sulle pertinenze. E proprio questo doppio calcolo sulla quota variabile che ha portato le associazioni dei consumatori sul piede di guerra con aumenti non da poco proprio sulla tassa rifiuti. Il Ministero dell'Economia ha stabilito in modo chiaro che il calcolo sulla quota variabile va applicato solo una volta. E così adesso si aprono le istanze per il ricorso. La domanda va presentata direttamente al Comune controllando comunque che l'Ente locale calcoli in modo doppi la quota variabile. Se la riscossione del tributo è invece operata da un ente diverso allora bisogna indirizzare l'istanza di rimborso alla società terza e non al Comune.
Su questo fronte vanno inoltre registrati anche i possibili ricorsi per il rimborso dell'Iva su Tarsu, Tares e Tia e le implicazioni della recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione che ha previsto uno sconto del 60 per cento sull'imposta in caso di disservizio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.