Tre miliardi in 6 mesi: scoperti 4800 furbetti ​tra i dipendenti statali

Tra cattiva gestione del patrimonio pubblico, abusi d'ufficio e corruzione lo Stato perde miliardi ogni anno

Tre miliardi in 6 mesi: scoperti 4800 furbetti ​tra i dipendenti statali

Mentre il governo da anni ormai predica la cosiddetta spending review (il taglio della spesa pubblica), uno stuolo di dipendenti dello Stato si intasca o spreca in sei mesi oltre tre miliardi di euro.

È quanto rivela un rapporto della Guardia di Finanza riportato oggi dal Corriere della Sera, secondo cui 4835 dipendenti pubblici, tra funzionari, medici, politici e impiegati dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla Corte dei Conti. Il rapporto riguarda i danni erariali contestati tra nei primi sei mesi del 2015 e parla di cifre impressionati.

Per oltre un miliardo e 350 milioni sono chiamati in causa quasi 1300 dipendenti pubblici per corruzione, concussione, truffa e persino appropriazione indebita e abuso d'ufficio. Un altro miliardo viene sperperato nella cattiva gestione del patrimonio immobiliare: non sono rari i casi dove - spesso per promesse elettorali - i funzionari hanno concesso case popolari a canoni quasi simbolici. Come il ben noto caso del Comune di Roma, dove alcuni appartamenti sono stati affittati per soli 7 euro al mese. Poi c'è il capitolo sanità, dove da Nord a Sud praticamente ovunque gli sprechi e gli abusi comportano un danno superiore agli 800 milioni di euro. Infine ci sono i corsi di formazione finanziati con soldi pubblici e spesso mai svolti, come nei casi scoperti in Sicilia, dove sono stati sprecati 47 miliani di euro tra il 2006 e il 2011.

Per non parlare dei casi particolari. Come riporta il Corriere, "è diventato un caso da manuale quello del dipendente di un ente di Catanzaro che per sette anni ha percepito stipendio e pensione". L'uomo era stato congedato, con tanto di assegno Inps, ma ha chiesto di essere riassunto. L'ente lo ha riammesso al lavoro, ma non ha comunicato il provvedimento all'Inps, consentendo al proprio dipendente di avere un doppio assegno.

E come non citare i manager della Ferrovie Sudest di Bari che hanno 912mila euro per l’acquisto di 25 carrozze passeggeri, salvo poi rivendelre a una società polacca per 7 milioni di euro e infine riacquistarle a 22 milioni e mezzo di euro?

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