L'Europa si prepara a una nuova batosta nei confronti dell'Italia. Nonostante il governo confidi in una crescita più alta del previsto grazie a una maggiore disponibilità economica che porteranno reddito di cittadinanza e quota 100, la Commissione Ue si prepara a rivedere al ribasso le stime del pil italiano.
A rivelarlo è l'agenzia Ansa - citata dalla Stampa - che ha anticipato il report sulle previsioni economiche invernali che sarà pubblicato domani e che prevede un drastico taglio alle stime. Si passa dall'1,2% che la stessa Commissione aveva immaginato a novembre allo 0,2%. Nella legge di Bilancio il governo Conte aveva invece stabilito una crescita dell'1%. Fonti europee precisano, tra l'altro, che il dato odierno tiene in considerazione anche gli effetti della manovra varata a dicembre.
E per l'Upb (l'Ufficio parlamentare di Bilancio) il Pil nel 2019 crescerà al massimo dello 0,4%, "frenato dall'eredità statistica negativa indotta dalla flessione del semestre scorso". "L'anno parte con l'handicap, l'Italia è ancora fanalino di coda dell'area euro", spiegano, "Il deterioramento della crescita economica, divenuta negativa in termini congiunturali nel secondo semestre implica un trascinamento statistico negativo (-0,2 per cento) per l'anno in corso. Secondo i modelli di previsione di breve periodo l'attività risulterebbe ancora debole nel trimestre in corso, per il quale si stima una dinamica del Pil stagnante o debolmente negativa.
La domanda aggregata riprenderebbe gradualmente vigore nei trimestri successivi, in misura più intensa a partire dall'estate, sostenuta dalle misure espansive previste nella manovra di bilancio". La crescita del Pil nel 2020 è stimata allo 0,8%, stima che non incorpora l'attivazione delle clausole Iva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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