Ue, Mogherini: "Apriamo le porte all'olio tunisino". Ma farà concorrenza al nostro

L'ultimo terribile colpo alle economie dei Paesi comunitari primi fra tutti Italia, Grecia e Spagna, che a fatica stanno uscendo dalla crisi

Ue, Mogherini: "Apriamo le porte all'olio tunisino". Ma farà concorrenza al nostro

Il capo della diplomazia Ue Federica Mogherini ha reso noto ieri che la Commissione europea ha deciso di facilitare l’export di 35mila tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia. Una decisione che rappresenta un terribile colpo alle economie dei Paesi comunitari primi fra tutti Italia, Grecia e Spagna, che a fatica stanno uscendo da una crisi economica che va avanti da troppi anni e che subiranno ulteriori danni dalla decisione di Bruxelles.

L'olio tunisino, infatti, farà inevitabilmente concorrenza a quello prodotto nell'Unione Europea. "Periodi eccezionali richiedono misure eccezionali – ha giustificato la Mogherini – e questo è un forte segnale della solidarietà dell’Ue nei confronti della Tunisia". La decisione, secondo quanto sostenuto dal commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan e dal commissario europeo al Commercio Cecilia Malmstrom, "è il risultato dell’impegno Ue ad aiutare l’economia tunisina a seguito dei recenti terribili eventi e lo scopo è quello di creare posti di lavoro a beneficio della popolazione tunisina".

Un'iniziativa che ora dovrà passare al vaglio dell’Europarlamento e del Consiglio Ue, ma che si aggiunge all’aiuto già concesso alla Tunisia proprio a proposito dell’importazione di olio d’oliva, ossia quello di esonerare dal

pagamento di dazi ben 56.700 tonnellate di olio d’oliva tunisino.

Un aiuto importante di cui, a quanto pare, tanto la Mogherini quanto gli altri membri della Commissione europea non sembrano tenere conto.

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