L'annuncio dell'abolizione della Tasi sulla prima casa per l'anno prossimo, per i 25,7 milioni di proprietari di prima casa, si tradurrebbe in un risparmio medio di 180 euro annui, che salirebbero a 230 euro medi nelle città capoluogo di provincia. Lo rileva una simulazione elaborata dal servizio Politiche territoriali della Uil. Secondo lo studio, il risparmio maggiore lo si avrebbe a Torino, con 403 euro medi a famiglia. A seguire Roma (391 euro) e Siena (356 euro). Al contrario, le città dove il risparmio
sarebbe minore sono Asti (19 euro), Ascoli Piceno (46 euro) e Crotone (51 euro).
"Per la Uil ogni riduzione del carico fiscale a carico delle famiglie è la ben venuta. Però, per non incorrere negli errori del passato, sarebbe saggio e opportuno che, contestualmente all'abolizione della Tasi, Renzi staccasse 8 mila assegni intestati ai Comuni, con copertura certa, dall'importo complessivo di 4,6 miliardi di euro", commenta il segretario confederale Guglielmo Loy, in riferimento al gettito per i Comuni derivante dall'imposta. Secondo i dati diffusi dal sindacato, Roma perderebbe 524 milioni di euro, Milano 206 milioni e Torino 115 milioni.
"Ultimo, ma non secondario: prima di parlare di abbassare altre tasse, il governo si preoccupi di trovare, subito, le coperture per 12,6 miliardi di euro per l'anno prossimo al fine di evitare gli aumenti dell'iva e delle accise, che peserebbero molto e di più dell'abolizione della Tasi, soprattutto per le famiglie a basso reddito", conclude la nota diffusa dalla Uil.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.