Tagli ai tassi di interesse dello 0,25 per cento. È questa la decisione della Federal Reserve che di fatto fa scendere il costo del denaro tra il 2 e il 2,5 per cento. Si tratta del primo taglio dal dicembre del 2008 quando la difficile crisi finanziaria aveva portato i tassi allo 0-0,25 per cento. Dopo la quinta riunione di questo 2019, è arrivata la decisione di ridurre il costo del denaro di 25 punti base. Nel dicembre dello scorso anno, sempre la Fed, aveva deciso di alzare i tassi per la quarta volta nell'arco di 12 mesi. La nona volta rispetto al 2015, anno del primo rialzo dal giugno 2006. La decisione però non è stata presa all'unanimità.
A votare con un parere negativo sono stati il presidente della Federal Reserve di Kansas City, Eric Rosergen e il presidente della Fed di Boston. Di fatto il Fomc ha anche sottolineato che ci sarà una riduzione del bilancio nel mese di agosto. Si tratta di ben due mesi prima rispetto a quanto comunicato in precedenza. E la prima conseguenza di questa scelta è un dollaro in rafforzamento. L'euro scambia contro 1,1103 biglietti verdi, in calo dello 0,44% rispetto alla precedente chiusura. Da qualche giorno gli occhi della finanza e dei mercati erano proprio su questa decisione (tanto attesa) della Federal Reserve. Negli anni passati la Fed avev inserito una grande quantità di titoli di Stato nel suo stato patrimoniale. Il tutto per mettere più moneta in circolazione. Il bilancio è così salito da 750 a 4.500 miliardi di dollari. Successivamente il bilancio era calato a 4000 miliardi.
E nei prossimi mesi il bilancio continuerà a ridursi con un programma di rilascio dei titoli senza che questa operazione possa creare turbolenze sui mercati. L'obiettivo è quello di ridurre l'acquisto di titoli di Stato in modo graduale con una cadenza più frequente e di ordine trimestrale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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