Edison dà nuova luce al Teatro alla Scala e abbatte i consumi

Realizzato un tecnologico impianto a led nei Laboratori dell'Opera. Tagliate le emissioni

Valter Pagliarulo

Costruire un futuro di energia sostenibile. Edison progetta e sviluppa soluzioni innovative per la gestione delle risorse energetiche, ambientali ed economiche ed è fortemente impegnata assieme ad altre istituzioni (architetti, aziende, terziario e pubblica amministrazione) a realizzare le smart city di oggi e di domani.

Una testimonianza di questa assunzione di responsabilità è la storica collaborazione tra Edison e il Teatro alla Scala risale al 26 dicembre 1883, quando la società elettrica illuminò per la prima volta la Gioconda di Amilcare Ponchielli che inaugurava la stagione lirica. Da questa partnership si sono sviluppati numerosi progetti di efficientamento energetico l'ultimo dei quali in ordine temporale è l'intervento ai Laboratori della Scala che ospitano la maggior parte delle lavorazioni artigianali per realizzare gli allestimenti scenici del Teatro. Edison ha migliorato l'impianto di illuminazione consentendo una riduzione sia dei consumi elettrici (-60%) sia della potenza installata (da 45 a 26 kilowatt) e abbattendo le emissioni di CO2 (34 tonnellate di anidride carbonica in un anno).

L'operazione ha riguardato un'area di 20mila metri quadrati che ospita i reparti di lavorazione artigianale degli allestimenti scenici e oltre 60mila costumi di scena, oltre alla sala prova per il coro e uno spazio scenico per le prove della regia. I lavori si sono svolti nel corso dell'estate 2019 e hanno portato alla sostituzione dell'impianto di illuminazione con 112 corpi illuminanti a tecnologia Led, dotati di un sistema di gestione e controllo wireless. La soluzione adottata permette di eliminare i costi di gestione e manutenzione di un sistema cablato e ha il vantaggio di consentire la comunicazione con ogni singola lampada Led, in modo da trovare la messa a punto più adatta. Il sistema, inoltre, è bidirezionale e consente di controllare le impostazioni del corpo illuminante tramite pc oppure smartphone. Grazie a questo intervento è possibile ottenere un risparmio fino al 20% in più rispetto all'evoluzione tecnologica introdotta dai corpi illuminanti a Led. Occorre, inoltre, ricordare che dal 2010, ogni anno, Edison fa in modo che l'energia della Prima sia rinnovabile e ne compensa le emissioni di anidride carbonica: ad oggi sono state risparmiate oltre 550 tonnellate di CO2, corrispondenti a 100 giri di un aereo intorno alla terra sulla linea dell'equatore.

L'approccio integrato che produce benessere reale per le persone, testimoniato dalla partnership con il Teatro alla Scala, viene seguito anche nell'efficientamento dei beni culturali. L'Italia possiede il più grande patrimonio culturale a livello mondiale e la pubblica amministrazione gestisce oltre 3mila dei circa 5mila fra musei, palazzi, monumenti con una spesa energetica annua che si aggira intorno ai 250 milioni di euro. Un uso efficiente delle risorse può ridurre i consumi con risparmi superiori al 30 per cento. In collaborazione con il Fai (Fondo ambiente italiano), Edison ha avviato un progetto per efficientarne i beni storici. Nella sede milanese della Cavallerizza è stato sostituito l'impianto di riscaldamento con una pompa di calore che mantiene temperatura e umidità costanti, garantendo una migliore conservazione dei volumi storici della Biblioteca Nazionale Braidense ospitati nel palazzo.

Edison, inoltre, fornisce luce e gas a tutti i beni del Fai e ha avviato ulteriori analisi presso alcuni siti per individuare le migliori soluzioni di efficienza energetica. Inoltre, Edison sta svolgendo uno studio alla Biennale di Venezia per gestire le risorse energetiche con l'Internet of Things.

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