La vendita del gas spagnolo frutterà circa 800 milioni di euro in denaro fresco allEnel. Si aggiungeranno ai 3 miliardi che il gruppo guidato da Fulvio Conti pensa di raccogliere con la quotazione della sua controllata verde, lEnel Green Power (Egp) che andrà in Borsa entro il mese di ottobre. Queste due operazioni consentiranno di dare un altro taglio allindebitamento della società: era di 51 miliardi nel 2009, è già sceso a 45, ma è un livello considerato ancora troppo alto. Di qui le due mosse per fare liquidità.
Gli 800 milioni arriveranno dalla vendita alla Goldman Sachs della maggioranza della rete gas che fa capo alla spagnola Endesa, posseduta dallEnel. La trattativa durava da diversi mesi con una decina di candidati allacquisizione. Alla fine ne sono rimasti tre: la Goldman, Macquarie bank e Axa private equity. Ieri, come ha anticipato il giornale economico spagnolo Expansion, si è raggiunto laccordo per cedere appunto alla merchant bank americana l80 per cento della rete gas di Endesa. Siccome Enel ha il 95 per cento dellutility iberica, gli 800 milioni entreranno tutti nel suo consolidato, con benefici effetti sulla posizione finanziaria.
Un afflusso ben maggiore è atteso dallIpo di Egp, annunciata nel giugno scorso. La tabella di marcia prevede che il prossimo 14 ottobre la Consob dia il via libera al prospetto: se sarà così, Enel Green Power debutterà in Borsa lunedì 18 ottobre e lOpa durerà fino al 29. Verrà collocato circa il 30 per cento della società presso investitori istituzionali (la maggior parte) e privati. Come detto Conti punta a incassare circa 3 miliardi, una cifra notevole viste le attuali condizioni del mercato azionario.
Questa aspettativa si fonda sulle valutazioni che i vari analisti hanno dato della controllata verde dellEnel. Enel Green Power è nata dallo scorporo delle attività del gruppo nel settore delle energie alternative, in Italia e allestero, ad eccezione delle centrali idroelettriche di grandi dimensioni. Produce 4.700 megawatt di elettricità allanno; il 55 per cento proviene dai piccoli impianti idrici, il 30 dalleolico, il 15 dalla geotermia e il resto dal solare e dalle biomasse. Fattura circa 1,8 miliardi di euro allanno ed è una società estremamente remunerativa grazie agli aiuti, agli incentivi che tutti i governi concedono a chi costruisce impianti basati su fonti rinnovabili: il suo ebitda si aggira intorno al miliardo di euro. Di qui la speranza di Conti di portare a casa quei 3 miliardi di cui si parlava.
Con quelli aggiunti agli 800 milioni in arrivo dalla vendita del gas spagnolo, lEnel potrà rafforzare lo stato delle sue finanze. Il gruppo è un grande generatore di cassa e può sostenere un indebitamento anche molto elevato, soprattutto in questo momento di tassi di interesse al minimo storico.
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