Bilancio Ue, accordo raggiunto All'Italia 3,5 miliardi in più

I leader dei 27 Stati membri approvano la bozza. Monti: "Risultato soddisfacente"

Bilancio Ue, accordo raggiunto All'Italia 3,5 miliardi in più

"Deal done", accordo raggiunto. A dirlo su Twitter è Herman Van Rompuy, parlando del bilancio Ue 2014-2020: "È un bilancio equo, orientato alla crescita e al futuro e affronta le emergenze come quelle dell’occupazione", ha detto, "Per la prima volta nella storia c’è un taglio vero". "Il risultato è soddisfacente", ha commentato il premier Mario Monti, secondo cui "Abbiamo negoziato duramente". "È un risultato importante, raggiunto dopo 27 ore di negoziato", ha aggiunto la cancelliera Angela Merkel, sostenendo che "abbiamo mandato un segnale di solidarietà e dimostrato a quelli che ci guardano dall’esterno che siamo capaci di raggiungere risultati".

La bozza è stata presentata in queste ore ai 27 Stati membro, riuniti a Bruxelles per l'approvazione del bilancio. Se la proposta di Herman Van Rompuy venisse accettata, sarebbe la prima volta nella storia che la Ue diminuisce il suo bilancio, rinunciando però alla crescita: per infrastrutture, innovazione e ricerca verrebbero stanziati 125,6 miliardi di euri, 13,84 miliardi in meno rispetto alla bozza di novembre. Un altro miliardo verrebbe limato all'amministrazione, mentre due miliardi si recupererebbero dagli Affari esteri. Crescono invece di 4,659 miliardi i fondi per la coesione "economica, sociale e territoriale" e di 1,25 miliardi fondi per la politica agricola comune. 6 miliardi di euro andranno poi a Spagna, Italia, Portogallo e Grecia per iniziative contro la disoccupazione giovanile.

Mentre il premier britannico David Cameron ha espresso la sua soddisfazione per avere "messo un limite alla carta di credito Ue" a 908 miliardi, François Hollande ha sottolineato lo stanziamento di fondi per finanziare le grandi reti di trasporto europee, Torino-Lione compresa.

Migliora però il saldo netto (il rapporto tra spese e fondi ricevuti) dell'Italia e scende di 3,8 miliardi (lo 0,23% del pil) rispetto ai sette anni precedenti. Il Belpaese, poi, guadagna 3,5 miliardi di euro di risorse aggiuntive.

Viene introdotto, poi, un principio di "flessibilità" limitata: dal 2013 una parte dei fondi inutilizzati entro l’anno potranno essere riportati nell’esercizio successivo e non essere restituiti agli Stati membri come accede ora. Facilitazioni nella contribuizione da parte di Germania, Olanda, Svezia e Danimarca, oltre all’immodificabile sconto attribuito sin dagli anni ’80 alla Gran Bretagna. Le agevolazioni sono sotto forma di ridotta aliquota europea sull'Iva (Germania, Olandia e Svezia) e di taglio annuale dei contributi (130 milioni per la Danimarca, 650 milioni per l'Olanda e 160 milioni di euro per la Svezia).

L’accordo sul bilancio raggiunto dai leader Ue «è inaccettabile», perchè «non rafforza la competitività ma la indebolisce» e «crea deficit» in violazione dei Trattati. È scritto nel comunicato dei leader del Parlamento firmato da Joseph Daul (Ppe), Hannes Swoboda (S&D), Guy Verhofstadt (Alde) e Daniel Cohn-Bendit (Verdi).«Il vero negoziato sul bilancio comincia ora, con il Parlamento europeo».

Così i leader dei quattro maggiori gruppi del Parlamento (Ppe, S&D, Alde e Verdi) commentano in una nota congiunta ’bipartisan’ l’annuncio del raggiunto accordo nel vertice dei capi di stato e di governo sul bilancio pluriennale 2014-2020 dell’Unione europea.

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