Caso Missoni, il pilota dell'aereo non aveva l'idoneità al volo

Da quanto emerge dalle indagini l'uomo non poteva condurre il velivolo. Inoltre la compagnia non aveva ancora il certificato di operatore aereo

Caso Missoni, il pilota dell'aereo non aveva l'idoneità al volo

Non poteva volare. Dal 30 novembre 2012 la licenza del pilota che conduceva l'aereo di Vittorio Missoni era scaduta. Emerge questo nuovo dettaglio dalle indagini sulla scomparsa, il 4 gennaio scorso, dell'aereo dove si trovava il figlio dello stilista Ottavio insieme alla moglie e ad altri due cittadini italiani.

Il pilota del piccolo velivolo non aveva più l'idoneità psicofisica al volo. Poteva volare nello spazio aereo nazionale, nonostante avesse superato i 65 anni di età - la legge venezuelana lo consente - ma non era in condizioni. Gli accertamenti hanno fatto emergere un ulteriore punto critico. La compagnia aerea "non era ancora titolare di regolare certificato di operatore aereo".

I nuovi dati - ha precisato l'Agenzia per la sicurezza al volo - non rappresentano "fattori causali" da legare direttamente alla dinamica dei fatti, ma solo "elementi fattuali" raccolti durante l'inchiesta. La mancata idoneità potrebbe dunque non essere la causa della scomparsa del BN2 Islander su cui Missoni viaggiava.

La ricostruzione del volo

L'aereo a bordo del quale si trovava Missoni era decollato alla 11.32 locali dalla pista 7 dell'aeroporto di Los Roques. La destinazione del volo era l'aeroporto Maiquetia di Caracas. La rotta iniziale è stata tracciata dal Gps. L'ultimo dato disponibile mostra una posizione di 11 56.5 Nord, 66 49 ovest.

Sette minuti dopo il decollo, il pilota dell'aereo comunica al controllore del traffico di trovarsi a 10 miglia nautiche dall'aeroporto di Gran Roque, a 5000 piedi di quota.

Il contatto con l'aeroporto di destinazione non arriverà mai. A 5400 piedi, l'aereo comincia a perdere quota e velocità, fino a scomparire dal radar. L’ultima posizione registrata corrisponde alle coordinate 11 59 Nord, 66 53.5 ovest.

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