Fondi neri all'Ump: Sarkozy nei guai

Salta la testa dell’impopolare segretario del partito Jean Francois Copè, che ha annunciato le dimissioni

L'ex presidente della Francia Nicolas Sarkozy
L'ex presidente della Francia Nicolas Sarkozy

Nicolas Sarkozy non è più Presidente della Repubblica Francese ma continua a far parlare di sé con gli scandali. A scatenare un putiferio la scoperta di ben 10 milioni di euro di fatture false, riconducibili alla sua campagna per le presidenziali del 2012, che ha causato un terremoto politico nell’Ump. A saltare subito è stata la testa dell’impopolare segretario del partito Jean Francois Copè, che ha annunciato le dimissioni.

In casa gollista l’umore già non era dei migliori, dopo che alle Europee il partito si è fermato al 20 per cento facendosi battere dal Front National, e lo scandalo sulle fatture ha scatenato il caos. In base alle rivelazioni di Jérôme Lavrilleux, ex vicedirettore della campagna per le presidenziali 2012, una serie di servizi commissionati alla società di comunicazione Bygmalion sarebbero stati irregolarmente fatturati. Lo sforamento nei conti sarebbe di 10 milioni.

La legge francese prevede che il tetto massimo di spesa per un candidato alle presidenziali che passi al secondo turno – come successe a Sarkozy nel 2012 – non deve superare i 20 milioni di euro. Le fatture false sarebbero quindi servite ad alimentare presunti “fondi neri” della campagna elettorale, che secondo indiscrezioni potrebbe esser costata ben 32 milioni di euro risultando poi anche perdente.

L’affaire Bygmalion rischia di mettere la pietra tombale sui sogni di gloria di Sarkozy, tentato di ripresentarsi alle presidenziali del 2017, ed è un gentile cadeau per Marine Le Pen, che anche sulla crisi dei partiti tradizionali francesi ha costruito buona parte del suo successo.

L’ex presidente, che quando lo scandalo è esploso si trovava in Israele per assistere ad un concerto della moglie Carla Bruni, non ha rilasciato dichiarazioni al riguardo Dal canto suo la Bygmalion si è difesa facendo sapere, tramite i suoi legali, di essere stata “costretta” ad emettere false fatturazioni, chiamando in causa Sarkozy in persona.

La stessa società di comunicazione viene indicata come molto vicina al segretario dimissionario Copè, essendo di proprietà di alcuni suoi amici.

Il clima all’interno dell’Ump è tesissimo e il partito sarà retto fino al congresso autunnale da un “triumvirato” degli ex primi ministri Juppè, Raffarin e Fillon.

Se gollisti e socialisti – con Hollande totalmente screditato – dovessero proseguire con questo andazzo la conquista dell’Eliseo per madame Le Pen sarebbe più rilassante di una promenade sul lungomare di Nizza.

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