Viaggio nell'Europa del radicalismo islamico, grazie ai lettori del Giornale

Grazie al vostro sostegno, a breve partirò per raccontare l'Europa a rischio estremismo. VIAGGIO NEL CUORE DEL RADICALISMO ISLAMICO

Viaggio nell'Europa del radicalismo islamico, grazie ai lettori del Giornale

Abbiamo raggiunto la cifra stabilita per coprire le spese del progetto Europistan, viaggio nel cuore del radicalismo islamico.

Vi ringrazio veramente di cuore per la fiducia che mi avete concesso. Il vostro sostegno attivo mi permetterà di rivelarvi un fenomeno poco conosciuto e decisamente inquietante proprio alle porte di casa nostra: il crescente radicalismo religioso di alcune comunità islamiche in grosse città europee. Ci sono circa 50 milioni di musulmani in Europa: molte sono persone tranquille e integrate ma, come dimostra un recente studio condotto da un'università tedesca, è altrettanto vero che il 70 per cento dei musulmani intervistati preferisce seguire le regole dei propri riferimenti religiosi, piuttosto che le regole dello Stato nel quale vivono. Da qui numerosi e crescenti casi di estremismo: imam che praticano un vero e proprio proselitismo, online ma anche fisico, nelle scuole e nelle università, la creazione di veri e propri quartieri-ghetto dove vige la sharia, la legge islamica, dove i non musulmani non mettono piede. La domanda è quindi: l'Europa è al sicuro dal radicalismo islamico?

Lo scoprirò grazie al vostro contributo: andrò in Inghilterra, dove nel nome della libertà di parola sono stati protetti numerosi estremisti islamici ricercati in altri Stati, in Belgio, il cuore dell'Unione Europea e da dove solo l'anno scorso sono partiti almeno 220 jidahisti diretti in Siria, in Svezia, dove un professore dell'università islamica di Stoccolma, ha dichiarato che le donne che non indossano il velo meritano di essere stuprate.

Nei prossimi giorni partirò quindi per raccontarvi questo inquetante e preoccupante fenomeno che, proprio alle porte di casa nostra, rischia di sconvolgere le nostre vite.

Grazie ancora quindi e grazie soprattutto per aver dimostrato qualcosa della quale sono profondamente convinta, ovvero che i giornali sbagliano a maltrattare gli Esteri e a pensare che quello che accade nel mondo che ci circonda non ci interessa.

Lo avete dimostrato in un momento di crisi, dove anche 10 euro fanno la differenza.

www.gliocchidellaguerra.it
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