Precipita la crisi in Ucraina. Sfidando l'ultimatum di Kiev i filorussi hanno occupato un terzo edificio a Sloviansk, nella regione di Donetsk, Ucraina orientale. Si tratta del municipio. Da giorni controllano la sede dei servizi e il commissariato di polizia. La tensione, per ovvie ragioni, si fa sempre più alta. Il presidente ad interim dell'Ucraina, Oleksandr Turchynov, ieri ha emesso un decreto affermando che i manifestanti che avrebbero consegnato le armi e lasciato i palazzi entro le 8 di questa mattina non sarebbero stati perseguiti. Turchynov aveva aggiunto anche una "operazione antiterrorismo" su larga scala per ristabilire il controllo sulle zone dell'est del Paese coinvolte da disordini e aveva promesso che non si ripeterà uno scenario crimeano. Intanto si apprende che è in corso un'operazione antiterrorismo nella zona di Donetsk. L'ha affermato il governatore della regione, Serhiy Tarutaha. Non ha fornito dettagli su cosa potrebbe comportare l'operazione antiterrorismo, ma il governatore non ha l'autorità di lanciare misure di polzia antiterrorismo e probabilmente ha agito su ordine di alti funzionari della sicurezza di Kiev.
I separatisti filorussi hanno preso il controllo di un palazzo della polizia nella città di Horlivka, vicino al confine con la Russia: decine di uomini hanno fatto irruzione nell'edificio, dopo aver lanciato pietre e rotto le finestre, mentre centinaia di spettatori applaudivano. Dall'entrata del palazzo si è levato un denso fumo bianco. Oleksandr Sapunov, uno degli uomini che ha preso parte all'assalto, ha detto che gli insorti stavano combattendo contro persone nominate dal governo di Kiev, incluso il capo della polizia locale, e volevano nominare per contro proprio la dirigenza. "Le persone sono venute a dirgli che è una marionetta della giunta di Kiev e che non lo accetteranno".
Intanto l’ambasciatore britannico alle Nazioni Unite, Mark Lyall Grant, nel corso della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza Onu ha affermato che immagini satellitari mostrano 35.000-40.000 soldati russi alla frontiera con l’Ucraina. "Questo - ha aggiunto- in aggiunta ai 25mila soldati che Mosca ha stanziato illegalmente in Crimea".
Tensioni Usa-Russia
Mosca attende spiegazioni da Washington sulla presunta visita del capo della Cia John Brennan a Kiev. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Sabato Brennan sarebbe arrivato a Kiev incontrandosi con i funzionari della sicurezza ucraina, prima che il ministero dell’Interno ucraino annunciasse l’operazione in Ucraina orientale. "Vorremmo, in particolare, capire cosa si intenda con il messaggio di una visita urgente a Kiev del direttore della Central Intelligence Agency degli Stati Uniti Mr. Brennan" ha affermato Lavrov. "Finora - ha aggiunto - non ci è stata fornita una spiegazione che sia comprensibile". "La Russia - prosegue Lavrov - non ha sentito ancora le reazione dell’Occidente all’intenzione di Kiev di usare l’esercito per reprimere le azioni" di protesta dei filorussi nell’Ucraina sud-orientale". Lavrov ha poi ribadito che Mosca non sta intervenendo negli affari interni ucraini, escludendo la presenza in Ucraina di agenti dell’Fsb e del Gru, rispettivamente i servizi segreti interni e quelli militari. Ovviamente a Kiev (e non solo) pochi gli credono.
Sabato scorso, si legge in un tweet dell'Associated Press, un caccia russo ha volato estremamente basso per circa 90 minuti, sfiorando la Uss Donald Cook, che dal 10 aprile si trova nel Mar Nero, in acque internazionali. Il colonnello Steve Warren ha definito l'azione "provocatoria e non professionale". In serata gli Stati Uniti hanno confermato che il direttore della Cia è stato a Kiev nel fine settimana.
Consiglio sicurezza Onu: situazione esplosiva
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è incontrato per una riunione di emergenza sulla situazione nell'est dell'Ucraina. Oscar Fernandez-Taranco, assistente del Segretario generale dell'Onu, ha espresso forte preoccupazione: "In questo momento, l'Ucraina vacilla sull'orlo", ha detto ai membri del Consiglio. Poi ha affermato che gli osservatori Onu nell'est del Paese hanno detto di aver visto manifestanti filoseparatisti armati e con mitragliatrici e fucili da cecchini. A richiedere l'incontro era stata la Russia, poco dopo che forze speciali ucraine hanno avuto uno scontro a fuoco ieri con una milizia filorussa, nella quale almeno un funzionario di sicurezza è rimasto ucciso e altri cinque sono rimasti feriti. Il presidente ucraino ha accusato la Russia di alimentare i disordini, e ha annunciato che il suo governo avrebbe schierato forze armate oggi per fermare la rivolta filorussa.
Turchynov apre ai referendum
Il presidente ucraino Turchynov non esclude che si possa tenere un referendum sul sistema statale insieme alle elezioni presidenziali, in programma il prossimo 25 maggio. Lo riporta l'agenzia di stampa Interfax Ukraine. "Sono fiducioso che la grande maggioranza degli ucraini voterà per un'Ucraina indivisibile, indipendente, democratica e unitaria in questo referendum che, se il Parlamento lo deciderà, potrebbe tenersi insieme alle elezioni presidenziali".
Tymoshenko, cancellata la condanna
La Corte suprema ucraina ha cancellato la condanna a sette anni di carcere per abuso di potere nei confronti di Yulia Tymoshenko, la candidata alla presidenza. "Le camere della Corte suprema si sono riunite oggi e 42 dei 48 giudici hanno messo la parola fine sul falso caso del gas. La Corte suprema ha stabilito che non ci sono stati reati nelle azioni di Yulia Tymoshenko", ha dichiarato in una conferenza stampa Serhiy Vlasenko, avvocato dell’ex primo ministro. Tymoshenko era stata condannata per i contratti firmati nel 2008 con la Russia per la fornitura di gas. Ha trascorso oltre due anni in carcere.
La "pasionaria" della rivoluzione arancione si è sempre difesa sostenendo che le accuse nei suoi confronti erano solo frutto di una macchinazione del presidente Viktor Yanukovich. Dopo che Yanukovich è stato rovesciato ed è fuggito in Russia, a febbraio, Tymoshenko oggi è una delle principali personalità politiche del nuovo corso a Kiev.
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