La politica? Chiusa per ferie. Tutti i parlamentari e i governo al mare, in montagna, al lago o, comunque, bel lontani dai palazzi del potere. Tutti, ad eccezione, degli ucraini. Perché lì sì che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e mettersi sotto a lavorare. Non certo come in Germania, dove gli austeri politici tedeschi vantano le ferie più lunghe d'Europa (34 giorni all'anno), o in Inghilterra, dove si riprendono le pratiche in mano ai primi di ottobre. D'altra parte il Parlamento europeo non è da esempio: quest'anno, come l'anno scorso, chiuderà a metà luglio per riaprire a fine agosto.
Qualcuno, però, vista la crisi, qualche accortezza l'ha presa. La Francia, per esempio. Come racconta il Corriere della Sera, il presidente Francois Hollande ha imposto, già nel 2013, una dieta ferrea. L'ultimo consiglio dei ministri è stato, infatti, convocato per il 4 agosto, mentre il successivo per il 18 dello stesso mese. Un unicum, ad eccezione dell'Ucraina che, le ferie estive, le ha completamente bandite. Per il resto, i politici rinunciano poco e danno sicuramente un brutto esempio. I greci, per esempio, dopo aver incassato 8,1 miliardi di aiuti dalla Trojka, eccoli chiudere tutto e andarsene in vacanza. Torneranno in ottobre, anche se il parlamento rimarrà aperto (a ranghi ridotte) per le "sessioni estive". E i tedeschi? Sempre pronti a fare la ramanzina ai greci e ai Paesi mediterranei non fanno certo di meglio. Se il Bundesrat, la Camera alta che rappresenta i 16 Lander, si concede appena un paio di settimane di ferie, il Bundestag chiude il 17 luglio per tornare al lavoro il 7 settembre.
Tra i peggiori ci sono gli inglesi. Alla Camera dei Lord, infatti, si chiude il 30 luglio e si torna l'8 ottobre. Non male anche alla Camera dei Comuni: via il 22 luglio e rientro il primo di settembre. Niente male se si considera che a Pasqua la vacanza dura almeno una ventina di giorni. Numeri che fanno impallidire i Paesi scandinavi che ogni anno si concedono dai 24 ai 29 giorni di ferie.
E i politici italiani? Nella media. Comunque sotto i numeri dei tedeschi. A Roma, infatti, i palazzi del potere chiudono per 30-32 giorni all'anno. Un lungo periodo che non rientra nella spending review del premier Matteo Renzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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