Italiani rapiti in India, stop a dialogo con i maoisti Sequestrato un deputato

I maoisti rapiscono un deputato per ostacolare le trattative per la liberazione dei due italiani sequestrati in Orissa. Il governo indiano sospende il dialogo

Italiani rapiti in India, stop a dialogo con i maoisti Sequestrato un deputato

Le trattative per il rilascio di Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, i due italiani rapiti in India dai ribelli maoisti, si prospettano ancora lunghe e sempre più difficili. Il governo indiano interrompe il dialogo con i sequestratori.

I sequestratori dei due connazionali nei giorni scorsi avevano posto una serie di condizioni per il rilascio degli ostaggi, tra cui la liberazione della moglie del leader dei maoisti-naxaliti, Shabhasachi Panda. Ed è di oggi la notizia che i maoisti hanno rapito un deputato dell'Assemblea di Stato, Jhina Hikaka, un episodio che di certo non facilita la mediazione tra sequestratori e diplomazia.

Il rapimento, che segue l'uccisione di un poliziotto, è avvenuto nel sud del Paese, nella zona tra Koraput e Lamipur, vicino al confine con lo Stato dell'Andhra Pradesh. A metterlo in atto sarebbe stata una fazione di maoisti disgiunta rispetto a quella responsabile del rapimento di Colangelo e Bosusco. 

ribelli maoisti hanno agito in circa un centinaio per portare a termine il sequestro dell'uomo politico, nella stessa zona dove erano stati catturati anche i due italiani. Nonostante quanto scritto dal quotidiano locale Hindustan Times, che parlava della volontà del governo di portare avanti le trattative, la mediazione è stata interrotta.

I responsabili del sequestro, il cui obiettivo sarebbe quello di rendere difficile la

liberazione degli ostaggi italiani, hanno liberato l'autista e la guardia personale di Hikaka e lasciato alle forze dell'ordine un biglietto con le stesse tredici richieste avanzate per la liberazione di Bosusco e Colangelo.

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