I giornali la chiamano Jill Doe, per proteggerne l'identità. È una bambina di sei anni che, lo scorso 14 dicembre, è sopravvissuta alla carneficina compiuta a Newtown da Adam Lanza. A nome suo i genitori hanno chiesto un risarcimento di cento milioni di dollari allo stato del Connecticut.
A riportare la notizia è l'Hartford Courant, testata locale del Connecticut, secondo la quale l'avvocato della famiglia di Jill, Irving Pinsky, sarebbe pronto a citare in giudizio lo Stato. La bambina non fa parte delle classi in cui ha colpito il killer della Sandy Hook, ma dal giorno della strage non riesce a dormire. E ha paura di uscire di casa per andare a scuola.
Il legale della famiglia ha spiegato che la denuncia è stata motivata dai "traumi emotivi e psicologi e lesioni" riportati dalla piccola. La bambina ha sentito attraverso l'interfono della scuola quanto stavo succedendo nelle altre classi. Ad accenderlo fu la preside, poi uccisa, per informare tutti gli insegnanti di quanto stava accadendo.
46666717529297px;">Pinsky citerà in giudizio gli organi statali che si occupano di Educazione. La tesi è che abbiano fallito nel proteggere i bambini: "Normalmente un personaggio come Adam Lanza sarebbe stato noto come un potenziale problema.
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