Cinquantanove persone sono morte nello Stato di Yobe, nel nord-est della Nigeria, in un attacco condotto dai miliziani di Boko Haram contro un collegio studentesco a Buni Yadi.
Il blitz dei fondamentalisti, attivi nella parte settentrionale del Paese, ha preso di mira una scuola frequentata da ragazzi tra gli 11 e i 18 anni. L'attacco è avvenuto di notte, quando gli studenti dormivano.
Un commando avrebbe sgozzato alcuni allievi e sparato ad altri che tentavano di fuggire, dopo avere dato fuoco al dormitorio maschile. Risparmiate le donne, a cui i miliziani avrebbero consentito di allontanarsi.
Abdullahi Bego, portavoce del governatore dello Yobe, ha raccontato all'Associated Press che gli edifici scolastici sono stati completamente distrutti. Ha anche riferito delle accuse degli abitanti, secondo i quali gli soldati presenti a un posto di blocco non lontano sono stati richiamati il giorno prima dell'attacco.
I miliziani di Boko Haram hanno attaccato ripetutamente gli edifici scolastici, sostenendo che l'educazione "occidentale" sia contraria all'idea di islam che professano. Numerosi anche gli attacchi alle chiese cristiane.
Stato d'emergenza
Lo Stato di Yobe, insieme a quelli di Borno e Adamawa, vive in stato d'emergenza dal maggio 2013, quando l'esercito ha dato il via a un'operazione di contrasto agli attacchi di Boko Haram. A novembre il termine è stato esteso di altri sei mesi.
Secondo dati diffusi a dicembre dall'Ufficio per gli affari umanitari dell'Onu, dall'introduzione dello stato
d'emergenza si contano 1.224 morti. A settembre 491 persone sono state uccise in nove differenti attacchi. Sei degli undici milioni di persone che vivono nei tre Stati a nord hanno avuto problemi per l'insicurezza generale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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