Dopo quello di ieri alla stazione, costato la vita ad almeno 18 persone, nuovo attentato a Volgograd, nel sud della Russia: stamattina (alle 8,23 ora locale) un’esplosione a bordo di un filobus ha causato almeno 14 morti e 41 feriti, tra cui un bimbo in coma.
Il bilancio preliminare è stato confermato ai media dal portavoce del comitato d’inchiesta russo Vladimir Markine e dal ministero dell’Interno. "Un’inchiesta è stata aperta per attentato terroristico e traffico d’armi", ha detto ai media russi Markine. Secondo gli investigatori, anche l'esplosione di oggi è stata opera di un kamikaze che ha usato 4 chili di dinamite e una bomba simile a quella deflagrata ieri in stazione.
A poco più di un mese dalle Olimpiadi invernali che si terrano a Sochi dal 7 febbraio, è allarme sicurezza in Russia. Il presidente Vladimir Putin ha ordinato un nuovo rafforzamento delle misure antiterroristiche in tutto il Paese. Già ieri c’era stato un innalzamento del livello di allerta. Per il ministro degli Esteri russo, gli attentati di Volgograd sono "tentativi da parte dei terroristi di aprire un fronte interno", ma noi "non arretreremo" dalla lotta al terrorismo.
Sarebbe stato identificato, intanto, il responsabile dell'attentato di ieri.
Si tratterebbe di un uomo (e non di una donna come riferito in un primo momento), Pavel Pechenkin, come afferma da una fonte della sicurezza all’agenzia Interfax. Nato a Volzhsk, nella repubblica dei Mari, nel centro della Russia, nella primavera del 2012 il terrorista si è unito ai militanti del Daghestan dopo essersi convertito all’islam e aver cambiato nome in Ansar ar-Rusi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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