Ostaggio ucciso in Nigeria, la Gran Bretagna attacca: "L'Italia sapeva del blitz"

Fallisce il blitz in Nigeria: i terroristi di Al Qaida uccidono un italiano. Fonti diplomatiche accusano l'Italia: "Le proteste  non sono sincere"

Ostaggio ucciso in Nigeria, la Gran Bretagna attacca: "L'Italia sapeva del blitz"

All'indomani del bliz andato storto c'è solo spazio per le polemiche. Secondo il Daily Telegraph, Franco Lamolinara e Chris McManus sarebbero stati uccisi dai rapitori "con un colpo ravvicinato alla testa" una volta cominciato il raid delle forze speciali. Citando una fonte di sicurezza nigeriana, il tabloid inglese spiega che i due ostaggi sono stati uccisi prima ancora che le Sbs entrassero all'interno del compound. Non solo. Secondo fonti diplomatiche britanniche, intervistate dall'Independent, l'Italia, pur non avendo presenza sul terreno, era stata informata dell'eventualità del blitz a Sokoto e avrebbe addirittura "concordato" che un’azione avrebbe potuto rendersi necessaria at short notice (con preavviso ravvicinato, ndr). "Le proteste che le cose sono andate altrimenti - ha commentato - non sono sincere".

Eppure il ministro degli Esteri inglese, William Hague, precisa che l’Italia è stata informata "ad operazione avviata". "È stato un giorno molto, molto triste. Abbiamo lavorato con l’Italia sin dall’inizio ed abbiamo avuto una cooperazione sempre molto buona", ha detto Hague, "Ancora ieri ne abbiamo discusso col governo italiano, ma la decisione è stata molto rapida e abbiamo avuto un periodo di tempo molto limitato che ha impedito un’informazione preventiva. Pertanto l’Italia è stata informata ad operazione in corso".

Per chiarire la posizione dell'Italia nel blitz di ieri che ha causato la morte di Lamolinara (guarda il video), i vertici di Dis, Aisi e Aise, Gianni De Gennaro, Giorgio Piccirillo e Adriano Santini, si sono presentati questa mattina a Palazzo Chigi prima dell’inizio del Comitato interministeriale sicurezza repubblica. Durante il raid delle forze speciali di ieri, sono rimaste uccisi otto sequestratori del gruppo estremista Boko Haram che aveva in mano McManus e Lamolinara. Secondo le ricostruzioni fatte dai quotidiani inglesi, le Sbs sono arrivate in Nigeria viaggiando in borghese su aerei civili, mentre le armi e le attrezzature sono state spedite in grandi valige diplomatiche. "Il comandante aveva installato il posto di comando della task force presso l’ambasciata britannica a Lagos - spiega il Daily Telegraph - le Sbs avevano accesso a intercettazioni di cellulari ottenute dalle forze di intelligence nigeriane che avevano localizzato gli ostaggi a Sokoto, e di altri dati dal GCHQ, il servizio di ascolto dei servizi segreti britannici". Le Sbs avevano accesso anche a video della casa dove venivano tenuti McManus e Lamolinara ottenute da un aereo che aveva sorvolato la città. Le immagini venivano quindi ritrasmesse al comando Sbs a Lagos e a Londra, sul monitor della sala del Cobra, il comitato di emergenza britannico. Dopo giorni di ascolto ieri si era aperta una "finestra di opportunità": le intercettazioni lasciavano capire che i terroristi stavano per spostarsi e poi avrebbero ucciso gli ostaggi.

"Il direttore delle Sbs informò il capo delle Forze Speciali a Londra, un generale dell’Esercito e un amico personale di David Cameron, che giudicò che bisognava attaccare - conclude il tabloid inglese - questo giudizio fu avallato da Cameron che alle 8 di Londra autorizzò il blitz".

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