Tel Aviv, esplosione su bus: 27 feriti. Iran: "Aiuto militare a Gaza"

Hamas "si felicita" per l'attentato. Due rivendicazioni, nessuna vittima. Altri raid nella Striscia: almeno quattro morti. Clinton incontra Netanyahu e Abbas, poi vede Morsi in Egitto

Tel Aviv, esplosione su bus: 27 feriti. Iran: "Aiuto militare a Gaza"
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A Tel Aviv un'esplosione su un autobus (guarda le foto) ha causato ventisette feriti, ma nessuna vittima. L'attacco terroristico è stato accolto favorevolmente da Hamas: "Se davvero si tratta di una operazione della nostra resistenza, ce ne felicitiamo". Pochi minuti dopo l'annuncio dagli altoparlanti delle moschee nella striscia. A rivendicare l'attentato le Brigate dei martiri di Al Aqsa, ala militare della Jihad Islamica, ma anche le Brigate Jihad Jibril del Fronte popolare per la liberazione della Palestina.

L'esplosione è avvenuta davanti al quartier generale dell'esercito israeliano. A causarla un ordigno lasciato a bordo. La polizia ha rilasciato subito un uomo arrestato, accusato di essere la mente dell'attentato. Il quotidiano Haaretz, citando fonti investigative, ha parlato di due attentatori in fuga.

L'attentato rappresenta un "salto di qualità" nel contrasto tra Gaza e Israele. Finora i palestinesi si erano limitati al lancio di razzi dalla Striscia. Sembra a questo punto difficile che si arriva a una tregua in tempi brevi.

Secondo Ma'an, agenzia palestinese, l'aviazione di Israele avrebbe condotto un nuovo strike su Gaza City, colpendo lo stadio Yarmouk. Ci sarebbero più morti e diversi feriti. Altri due attacchi hanno causato quattro morti: un padre con due figli e una persona non ancora identificata a Beit Hanun.

Iran: "Sostegno militare a Gaza"

Ali Larijani, presidente del Parlamento iraniano, oggi a confermato che l'appoggio garantito a Gaza è anche "militare". "Siamo fieri di difendere il popolo della Palestina e Hamas", ha detto. Ha poi esortato, come già nei giorni scorsi aveva fatto Ezbollah, gli altri Paesi arabi a seguire la via indicata dall'Iran e contribuire alla causa palestinese. Finora a confermare un apporto militare alle azioni palestinesi da parte di Teheran era stata soltanto la Jihad Islamica, che aveva sottolineato che proprio da lì arrivavano i missili Fajir che nei giorni scorsi sono stati lanciati contro le città israeliane, comprese Tel Aviv e Gerusalemme.

Isna, agenzia di stampa iraniana, ha sottolineato che Teheran avrebbe inviato a Gaza guardie rivoluzionarie in grado di costruire razzi a lunga gittata senza la necessità di rifornimenti dall'esterno. A dare la notizia Mohammad Ali Jafari, generale a capo dei pasdaran. Il lancio d'agenzia non ha finora altre conferme. Il militare avrebbe negato la fornitura diretta di missili Fajr5.

Salta la tregua

La tregua sembrava ormai cosa fatta. Ma nella serata di ieri gli accordi sono saltati. L'aviazione israeliana è tornata a bombardare la Striscia di Gaza. Un centinaio gli edifici colpiti (guarda le foto). Almeno sei i razzi lanciati da Gaza nella notte. Morti un civile e un soldato di Tel Aviv.

LEGGI: Salta la tregua tra Israele e Gaza

Un morto su 4 sotto i diciotto anni

Il bilancio delle vittime da mercoledì scorso raggiunge le 144 persone. Almeno 60 i civili. Cinque i morti in Israele. Per l'esercito israeliano dall'inizio del conflitto sono stati uccisi 108 terroristi.

Foad Aodi, presidente dell'Associazione medici di origine straniera (Amsi) e del Co-mai (Comunità mondo arabo in Italia), in contatto con la Mezza Luna Rossa palestinese, ha sottolineato che il 25% delle vittime sarebbe rappresentato da minori. Secondo l'Unicef dall'inizio del conflitto sarebbero 22 i bambini uccisi.

Hillary Clinton in Israele

La missione diplomatica in Israele del Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, continua con altri incontri al vertice in

Israele. Dopo avere visto Abbas e Netanyahu il trasferimento al Cairo, per vedere Mohamed Morsi. In giornata la richiesta alla Palestina di rimandare la sua richiesta di riconoscimento all'Onu.

LEGGI: Israele, Hillary Clinton: "Sostegno saldo come la roccia"

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