Papa Francesco usa Twitter per far sentire la propria vicinanza alle studentesse rapite in Nigeria dagli islamisti di Boko Haram e minacciano di venderle come schiave. "Uniamoci tutti nella preghiera per l'immediato rilascio delle liceali rapite in Nigeria. #BringBackOurGirls", scrive il pontefice sul proprio profilo. Bergoglio si unisce così alla campagna lanciata attraverso i social network dall'attivista pachistana Malala Yousafzai (la ragazza divenuta tristemente famosa perché ferita in modo grave dai talebani) e sostenuta anche dalla first lady Michelle Obama.
Ieri anche il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, intervenuta in piazza San Pietro per una grande manifestazione sulla scuola, è intervenuta sull'argomento: "Un pensiero alle studentesse nigeriane rapite e alle tante ragazze cui è stata impedita l’esperienza della formazione". E lo stesso ha fatto la presidente della Camera, Laura Boldrini: "Hanno l'età delle nostre figlie le oltre duecento studentesse nigeriane rapite dagli estremisti di Boko Haram. Bambine e ragazze sequestrate solo perché hanno la colpa di studiare.
Una storia scandalosa sulla quale è importante che ci sia la più ampia condivisione e mobilitazione, ad ogni livello. Non si può accettare - aggiunge - che i diritti fondamentali - e il diritto allo studio è certamente uno di questi vengano calpestati. Non lasciamole sole".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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