Turchia, 600 arresti e sindacati in piazza. Erdogan: "Non riconosco Europarlamento"

Piazza Taksim e il Gezi Park sgomberati. 600 arresti: fermato anche un fotografo italiano. Erdogan rispedisce al mittente le critiche di Bruxelles

La polizia turca controlla l'accesso al Gezi Park
La polizia turca controlla l'accesso al Gezi Park

Gezi Park, baluardo della protesta che da giorni porta in piazza la gioventù di Istanbul, è vuoto. Le autorità hanno ripreso ieri il controllo del parco e di piazza Taksim. La polizia è intervenuta con forza, in una serie di azioni di cui i manifestanti hanno denunciato la violenza. Foto diffuse online dagli attivisti hanno accusato le forze dell'ordine di avere mescolato all'acqua lanciata dagli idranti un liquido altamente urticante (Jenix), che causa arrossamento della pelle e piaghe, una tesi riportata ieri anche sul Giornale.it da una giovane turca.

Sindacati in piazza

Se il Gezi Park è stato sgomberato, in strada oggi c'è un'altra protesta, quella organizzata dai principali sindacati turchi, che sono scesi in piazza contro la polizia, di cui da giorni i manifestanti denunciano la brutalità nel reprimere gli assembramenti a Istanbul.

Il ministro degli Interni Muammer Guler ha definito "illegale" lo sciopero e invitato gli statali a non disertare il posto di lavoro. Il prefetto di Istanbul ha minacciato "conseguenze" se la manifestazione raggiungerà piazza Taksim, seguito al ruota dal vicepremier Arinc che non esclude di impiegare l'esercito, se polizia e gendarmeria non fossero sufficienti.

Migliaia di persone hanno partecipato ai cortei, senza però raggiungere la piazza simbolo della protesta dei giorni scorsi.

Centinaia di arresti

Soltanto ieri - denunciano gli avvocati turchi - circa 600 persone sono state arrestate tra Istanbul e Ankara. Tra quelli che sono stati fermati c'è anche un fotografo italiano, Daniele Stefanini. 28enne di Livorno, è riuscito a contattare la famiglia grazie al consolato di Istanbul. Probabilmente sarà espulso nei prossimi giorni. Fermato con la forza, tra le proteste, anche Gokhan Bicici, presentatore televisivo.

Ieri il premier turco Recep Tayip Erdogan ha radunato migliaia di persone in un parco a una decina di chilometri da Taksim.

Rivolgendosi ai sostenitori dell'Akp ha criticato aspramente tanto i manifestanti ("niente più che un tentativo di una minoranza di dominare la maggioranza") quanto la stampa internazionale, che ha accusato di dare un resoconto falsato della situazione in Turchia. Oggi, nel pomeriggio, ha rispedito al mittente le critiche dell'Ue, che contestava l'uso della forza da parte dei poliziotti: "Non riconosco l'autorità dell'Europarlamento".

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