Rimane alta la tensione in Ucraina, dove da giorni i manifestanti scendono in piazza per protestare contro la decisione del presidente Viktor Yanukovich, che ha deciso di congelare l'accordo di associazione con l'Unione Europea.
Il momento è molto delicato. L'opposizione teme una repressione violenza della protesta, con le forze speciali che hanno costretto i manifestanti a Kiev ad allontanarsi dalla sede del governo, per ripiegare su piazza Indipendenza.
Il leader d'opposizione Vitaly Klitschko ha invitato il presidente a non utilizzare la forza, se non vuole avere il sangue dei manifestanti sulle sue mani.
Nel frattempo il presidente Yanukovich ha aperto alla possibilità di un dialogo, annunciando per domani un incontro con i suoi due predecessori, Leonid Kuchma e Viktor Yushchenko.
Ieri un milioni di persone sono scese in piazza, scaduti i due giorni di ultimatum dati al governo per indire nuove elezioni, I manifestanti hanno rovesciato la grande statua di Lenin posta sul boulevard Shevchenko.
Piazza Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti) resta il punto più caldo della capitale. Qui sono state erette barricate davanti agli ingressi della metropolitana, nel tentativo di preparsi a un'azione della polizia, che al momento non ha però preso iniziative contro i dimostranti.
In serata Batkivshcyna, la coalizione dell'ex premier Yulia Timoshenko, ha denunciato l'irruzione di
almeno venti agenti della polizia antisommossa nel proprio quartier generale. Il portavoce della polizia, Olga Bilyk, ha smentito: "Né la polizia di Kiev, né la Berkut - ha dichiarato - hanno condotto operazioni nella sede".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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