"Un cavallo di Troia". Ecco come l'Ue vuole imporre il "ddl Zan europeo"

Il Parlamento europeo ha ratificato la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, introducendo un emendamento che è una sorta di cavallo di Troia verso un ddl Zan europeo

"Un cavallo di Troia". Ecco come l'Ue vuole imporre il "ddl Zan europeo"

"Un vero e proprio cavallo di Troia". Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus, ha definito la ratifica della convenzione di Istanbul da parte del Parlamento Europeo, avvenuta con 469 voti a favore, 104 contrari e 55 astenuti.

Il provvedimento"con la scusa della lotta alla violenza sulle donne introduce un "Ddl Zan europeo", spiega il l'esponente pro-life che contesta anche il fatto che, all'interno della Convenzione di Istanbul, nata per combattere la violenza contro le donne, sia stato inserito "un vergognoso emendamento che denuncia un fantomatica "erosione" del diritto all'aborto in Italia". Ma non solo. Il testo contiene espressioni come "identità di genere"; "ruoli, comportamenti, attività e attributi socialmente costruiti" e, in estrema sintesi, invita i Paesi membri ad adottare una sorta di "ddl Zan europeo" nei propri ordinamenti. "Ora cosa succederà a quegli Stati Membri che decideranno di non ratificare o recedere dalla Convenzione?", si chiede Coghe parlando di "gravissima ingerenza che rischia di ledere la democrazia e la sovranità degli Stati Membri, mettendo a rischio milioni di donne, bambini e famiglie". A votare contro la ratifica del trattato sono stati gli eurodeputati italiani del gruppo ID e ECR, ossia gli esponenti di Lega e Fratelli d'Italia.

Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI- Ecr, e Vincenzo Sofo, membro della commissione Libe, ribadiscono l'impegno "fermo e risoluto contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne". Un impegno che il governo Meloni fa sua nella lotta contro i femminicidi, i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali e le "altre pratiche barbare che ogni giorno ne violano la libertà e la dignità", proseguono. "Purtroppo però, - si legge nella nota - ancora una volta, le sinistre hanno strumentalizzato il giusto e condiviso impegno contro questo odioso fenomeno, per riempire il testo di elementi ideologici a favore delle teorie gender e dell'agenda Lgbt nonché di attacchi politici nei confronti dei governi conservatori che osano dissentire da questa impostazione".

Tra gli elementi ideologici vi è "un attacco infondato e ingiustificato contro l'Italia, descritta come una nazione nella quale 'il diritto all'aborto si sta lentamente erodendo'. Una deriva a cui sentiamo il dovere politico di continuare ad opporci", concludono gli eurodeputati di FdI.

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