“I confini Ue si difendono. Io non cambio”. Meloni tira dritto sui migranti

Giorgia Meloni a tutto campo spazia dai migranti alla manovra di Bilancio al termine del vertice Ue-Balcani che si è tenuto a Tirana

“I confini Ue si difendono. Io non cambio”. Meloni tira dritto sui migranti

Da Tirana, il premier Giorgia Meloni ha fatto un passaggio sui principali temi dell'attualità Europea a italiana. In Albania in queste ore si è tenuto il vertice Ue-Balcani. Dopo aver preso posto al tavolo del summit, la premier è stata avvicinata da Macron, che le ha posato una mano sul braccio destro e l'altra sulle spalle. Un saluto contraccambiato da Meloni appoggiano la mano su quella del presidente francese, come si vede in una foto. Un'altra immagine immortala la stretta di mano fra la presidente del Consiglio e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. L'ennesima dimostrazione per i corvi di sinistra che continuano a insistere sull'isolamento europeo del nostro Paese.

Il fronte della crisi energetica

Il tema principale dell'incontro è stato, ovviamente, la crisi energetica che sta attanagliando l'Italia ma, in generale, anche se in modalità diverse, tutti i Paesi europei. L'Unione europea sta lavorando per fare quadrato per uscire dalla crisi e in questo lavoro l'Italia può giocare un ruolo principale: "Ho avuto un confronto sull'energia, un tema difficile. L'Italia può giocare un ruolo centrale e strategico". Ma la strada è ancora lunga per raggiungere la quadra risolutiva, come ha sottolineato la stessa Meloni in relazione al tetto del prezzo del gas: "La proposta della commissione Ue non è sufficiente. Bisogna affrontate questioni come fermare i costi della speculazione, le risorse sono problematiche da noi e quindi si cercano soluzioni".Giorgia Meloni, poi, ha spiegato: "Ho incontrato il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con cui ho avuto un lungo confronto sul tema dell'energia, in vista del Consiglio europeo, ma anche tenendo in considerazione un ruolo che l'Italia può giocare sul tema dell'approvvigionamento energetico in un momento molto difficile".

Il nodo immigrazione

Estrema chiarezza anche sul tema migranti da parte di Giorgia Meloni, che continua a chiedere il supporto dell'Europa: "Non ho incontrato Macron, con la Francia i rapporti continuano, ci sono fior fiore di bilaterali con i nostri ministri, io e il presidente francese saremo al vertice di Alicante, poi al Consiglio europeo". Ma questo non basta, come sottolinea il premier italiano: "L'approccio verso i migranti non può essere un tema solo italiano. Si deve passare dalla redistribuzione presunta ai nuovi decreti sui flussi".

Ma alcuni risultati sono stati raggiunti, primo fra tutti il fatto che si parla del tema come mai prima: "Per noi è importantissimo il tema della rotta balcanica. Per la prima volta la commissione europea ha messo il tema della rotta mediterranea come prioritario, insieme alla difesa dei confini. Non era mai accaduto. Oggi sì. Io considero che accada anche perché l'Italia ha posto il problema. Il fenomeno come è stato gestito finora non risolve il problema". E davanti alla possibilità che nuove ong possano affacciarsi ai confini italiani, Giorgia Meloni è ferma: "La posizione del governo per quel che mi riguarda non cambia"

La questione Pnrr

Il governo che si è insediato meno di due mesi fa sta facendo una lotta contro il tempo per sistemare quanto necessario per ricevere i fondi europei. "Condivido le parole del presidente Mattarella. Il governo, dall'inizio del suo mandato, sta lavorando in maniera incessante sul tema del Pnrr. Chiaramente sono risorse importanti in una fase come quella in cui ci troviamo, ma è importante che queste risorse arrivino a terra", ha spiegato il premier. Meloni ha poi aggiunto: "Ci sono una serie di questioni aperte a partire dall'aumento dei costi delle materie prime, con 120 miliardi di euro in investimenti, l'aumento delle materie prime stimato al 5%, il problema c'è. Però noi abbiamo del primo giorno convocato una cabina di regia e stiamo lavorando con molta concentrazione su questa materia".

La riforma della Giustizia

Nonostante il governo in questi primi due mesi abbia concentrato le sue energie principalmente su altri temi, ciò non toglie che la riforma della Giustizia sia in cima alla lista delle priorità dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni, come lei stessa ha sottolineato anche da Tirana. Mettere in discussione l'obbligo dell'azione penale "è sicuramente un tema che io condivido, è un tema importante sul quale ovviamente bisognerà poi discutere nel concreto come si applica". Quindi, il premier ha aggiunto: "Sicuramente vanno superate alcune storture: l'utilizzo delle intercettazioni in alcuni casi e il modo in cui alcune intercettazioni sono finite sui giornali è un tema che va attenzionato. Come il tema della separazione delle carriere di cui si discute da tanti anni". Ovviamente non ci si deve mettere fretta, "sono questioni sulle quali bisogna ragionare in maniera seria, non ideologica, aperta anche ai contributi degli altri ma è sicuramente una delle grandi riforme che l'Italia attende".

La manovra di Bilancio

Da Tirana, Giorgia Meloni ha anche spento ogni polemica in merito alle parole di Bankitalia sulla manovra di Bilancio, che il premier conta di approvare entro fine anno.

"La notizia per il governo è che sulle grandi voci non ci fossero critiche sostanziali da parte di Bankitalia", ha spiegato il presidente del Consiglio al termine del vertice, rivendicando che "dal mio punto di vista questo vuol dire che la manovra è ben fatta e dà segnali importanti nella situazione nella quale ci troviamo e soprattutto con un tempo che non era scontato. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro".

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