Expo, oggi Milano prova a passare l’esame di francese

A Parigi la verifica del dossier di candidatura Formigoni: "Sicuri che il Bie ci promuoverà"

Expo, oggi Milano 
prova a passare 
l’esame di francese

Milano all’esame di Expo. Oggi, a Parigi, davanti al comitato esecutivo del Bie, il Boureau international des expositions che sovrintende alle esposizioni universali. A rispondere alle domande dei delegati, l’amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala, il sindaco e commissario Letizia Moratti, il governatore Roberto Formigoni e il presidente della Provincia Guido Podestà. Una squadra finalmente unita dopo la soluzione dell’intricatissimo nodo delle aree di Rho-Pero, quelle ancora in mano ai privati e sulle quali si dovranno costruire i padiglioni. Il comodato d’uso, ovvero un prestito fino al termine della manifestazione la strada scelta alla fine dopo molte discussioni e screzi. Ma ora, già da domani, il problema sarà incontrare nuovamente la Fondazione Fiera e la famiglia Cabassi per fissare i termini dell’accordo. Con modi e quantità dell’edificazione a partire dal 2016 e il contributo chiesto ai privati per le infrastrutture.
Per oggi, intanto, i soci ostentano sicurezza. Risolto il problema dei terreni, certi che il Dossier di candidatura presentato a primavera abbia tutte le carte in regola per risuotere il via libera degli oltre 150 Paesi del Bie, convinti che il cambio di guida con l’arrivo dell’ad Sala affidabile e concreto stia già imprimendo il necessario cambio di rotta, volano a Parigi convinti di avere la promozione già in tasca. "Siamo sicuri - ha spiegato Formigoni - che il Bie, che pure ci farà un esame accurato, ci promuoverà". E la giornata di oggi sarà il trampolino di lancio per il (tanto) lavoro che resta da fare. "Andiamo tutti insieme a Parigi per rispondere a tutte le curiosità che il Bie ci manifesterà". Tranquillo anche il presidente di Assolombarda Alberto Meomartini, spettatore interessato dei passi avanti fatti da Expo. "È una vicenda che sto seguendo con passione da fuori - le sue parole - Immagino e credo che a Parigi andrà tutto bene. Si è trovata una soluzione praticabile, adesso su le maniche".
Intanto Giuliano Pisapia, il candidato alle primarie del centrosinistra, chiede "un’Expo dei diritti umani". "Dobbiamo tornare - spiega l’avvocato - allo spirito del titolo, "Nutrire il pianeta, energia per la vita". L’accesso all’alimentazione rientra tra i diritti dell’uomo fondamentali e inalienabili. Proprio partendo dal tema di Expo la nostra città può diventare il punto di riferimento mondiale per la riaffermazione dei diritti umani". Per questo, Pisapia propone di "vincolare gli inviti e la presenza degli Stati a Expo alla presentazione di progetti specifici, concreti e attuabili mirati al rispetto dei diritti umani".

La loro valutazione andrebbe affidata a una commissione composta da un rappresentante del Comune, del ministero degli Affari esteri, del Bie e di UN Human Right Council. Chi non presentasse adeguati progetti di un impegno nel rispetto dei diritti umani, la loro richiesta di presenza a Expo 2015 non dovrebbe essere accolta.

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