La follia woke rilegge il "Decameron"

Omofobo, razzista, misogino... Il capolavoro visto con la lente del politicamente corretto

La follia woke rilegge il "Decameron"

«Per prima parlò la moglie. È un'idea mia e del mio tesoro. Con le notizie che arrivano da Wuhan, abbiamo pensato di leggere dei classici della letteratura che riguardassero le epidemie del passato il Decameron del Boccaccio, insieme a Chaucer, Shakespeare e Defoe e approfittarne per fare conoscenza. Rivolgendosi al compagno, domandò: Tesoro, volevi dire qualcosa anche tu?

«Naturalmente non era questa la prima pestilenza a devastare New York, ma avendo quei due ricevuto un'educazione eurocentrica, erano convinti che la produzione di classici letterari fosse appannaggio del Vecchio continente.

«Cominceremo con le letture del Decameron fece lui, dopodiché parlò di Boccaccio, dei suoi tempi e della storia della peste a Firenze. Il marito continuò a blaterare e blaterare, lanciando di continuo occhiate lascive alle donne presenti. Dopo aver ricevuto le dovute istruzioni, qualche partecipante si cimentò nella lettura. Io invece ispezionai alcuni quadri esposti nella galleria.

«Ora della sessione successiva, gli altri avevano letto le parti del Decameron che erano state assegnate dalla coppia. Il marito domandò: C'è qualcosa che desiderate dire in merito a quanto avete letto?

«Prese la parola un commediografo nero e gay. È un testo omofobo. L'amore gay viene definito innaturale.

«In che punto l'ha trovato?

«Nella Novella 1, Prima giornata: quando Abraam il giudeo viene mandato a Roma, costui si trova davanti una corte papale interamente dedita al disonestissimamente peccare in lussuria, e non solo nella naturale ma ancora nella sogdomitica, senza freno alcuno di rimordimento o di vergogna'. Dunque, secondo il testo, essere gay sarebbe qualcosa di vergognoso?

«Nella Novella 3, II Giornata aggiunse il curatore bianco e transgender di un importante museo, quando l'abate si appresta a fare l'amore con Alessandro, che lo crede un uomo, si scopre che in realtà è una donna. In Boccaccio certi personaggi sono dei travestiti che nascondono la propria identità. Noi abbiamo combattuto duramente per le nostre vere identità, e tu per nostro primo contatto scegli una storia in cui i personaggi hanno timore di rivelare la propria.

«Il marito cercò di ribattere. Ma signora, non sapevamo che lei...

«Non sono né un lui né una lei, pezzo di coglione. Sei più arretrato di Boccaccio.

«Nel vedere quel cacasenno così sulle spine mentre veniva bersagliato di obiezioni, pensai fra me: Qui c'è da divertirsi.

«Nella galleria entrò un ballerino in sedia a rotelle. Era un protégé di David Toole, che si era fatto paladino di una maggiore visibilità per gli attori e i danzatori disabili. Aveva il volto paonazzo e a stento riusciva a proferir parola per la rabbia. Io sono rimasto disgustato dall'uso della parola attratto', cioè storpio.

«E dove? volle sapere la moglie.

«Nella Novella 1, II Giornata: Rispose Martellino: Dicolti. Io mi contraffarrò a guisa di uno attratto, e tu dall'un lato e Stecchi dall'altro, come se io per me andar non potessi, mi verrete sostenendo sembianti di volermi menare acciò che questo santo mi guarisca: egli non sarà alcuno che veggendoci non ci faccia luogo e lascici andare'.

«In questo passo della novella si sbeffeggiano i disabili. E visto che il passo lo avete scelto voi, siete convinti anche voi che si possa ridere dei disabili e che ci si possa travestire da disabili per ingannare il prossimo?

«Prima che i due curatori potessero difendersi, si levò la protesta del direttore di un teatro radical di downtown.

«Le novelle riguardano soltanto i ricchi. Re e regine, gente che ha soldi. Esattamente come oggi, se il coronavirus ci piombasse addosso, i ricchi scapperebbero negli Hamptons sui loro yacht e lascerebbero ai poveri la pestilenza. I ricchi riceveranno cure sperimentali alle quali il popolo non ha accesso. Mentre questi pochi privilegiati si raccontavano storie nella villa fiorentina, carretti pieni di cadaveri riempivano le strade e i membri della stessa famiglia dovevano tenersi a distanza l'uno dall'altro. Boccaccio predilige gli abbienti. Perché avete scelto un leccapiedi simile? Immagino che vi piacciano i suoi personaggi perché riflettono i valori libertari della vostra generazione. Potete prendervi il lusso di farci perder tempo leggendo certe storie. Si sedette.

«Prese la parola l'editor di un settimanale d'arte di Brooklyn. Sono venuto per dirvi che non parteciperò più a nessuno dei vostri incontri. Si avvicinò ai due dottorandi e si piazzò davanti a loro. Se quei due erano il re e la regina designati per l'incontro i titoli conferiti ai moderatori del reading del Decameron significava che la rivolta era già in atto. L'editor fremeva d'ira. Boccaccio, Dante, Chaucer nel Racconto della madre priora, in cui gli ebrei uccidono uno scolaretto per aver cantato un inno alla Vergine Maria, e tutti quegli altri buoni a nulla erano degli antisemiti. Nella Novella 2, I Giornata, un personaggio si dispiace, di un ebreo, che l'anima di un così valente e savio e buono uomo per difetto di fede andasse a perdizione; e per ciò amichevolmente lo 'ncominciò a pregare che egli lasciasse gli errori della fede giudaica e ritornassesi alla verità cristiana, la quale egli poteva vedere, sì come santa e buona, sempre prosperare e aumentarsi; dove la sua, in contrario, diminuirsi e venire al niente poteva discernere'.

«Gli errori delle fede giudaica? La verità cristiana? Per scegliere una simile lettura, dovete per forza sostenere questa visione antisemitica del Giudaismo.

«Ma stiamo parlando dei capolavori della letteratura mondiale replicò il marito mentre il direttore si precipitava fuori come una furia.

«Seguì un'ondata di mugugni. Mi divertivo un mondo. Andai a versarmi una tazza di caffè e mi accomodai su una poltrona. La faccenda stava diventando uno spettacolo.

«Parlò la caporedattrice della pubblicazione femminista Représailles. Era, sulla carta, un'ottima scrittrice, ma esibendosi davanti a un folto pubblico di donne faceva a pezzi gli uomini, chiedeva il sangue della loro specie suscitando urla d'assenso e battiti di piedi, mentre ai maschi presenti venivano rivolte occhiate furibonde. Quelli che non si erano avviati all'uscita, voglio dire. Insomma disse, con voce tremula: Io trovo che Boccaccio sia profondamente misogino. Le donne vengono definite mobili, riottose, sospettose, pusillanime e paurose', si dice che veramente gli uomini sono delle femmine capo e senza l'ordine loro rade volte riesce alcuna nostra opera a laudevole fine: ma come possiam noi aver questi uomini?' Come potete chiederci di leggere porcherie che trasudano odio per le donne? E in quanto a misoginia, il suo Corbaccio è ancora peggio. E poi pensavate di passare a Chaucer? Un altro che se la prende a morte con le donne. Quello che ha tradotto il Romanzo della Rosa, in cui le donne, per usare le parole di uno studioso, sono litigiose, altere, difficili, lamentose e sciocche; sono incontrollabili, instabili, e insaziabili'. Chaucer aveva tradotto queste diatribe fra donne ed era stato costretto a scusarsene nel poema La leggenda delle donne eccellenti. E rivolgendosi alla moglie, domandò: Come fai a vivere con quest'uomo, che ci chiede di leggere queste schifezze così ostili a noi donne?

«Parlò poi una donna bianca, una costumista che aveva lavorato per alcuni spettacoli di Broadway. Non potevate scegliere qualcosa di americano? Tipo William Wells Brown, il commediografo nero che ha scritto The Escape; or, a Leap for Freedom. Parla di medici che si arricchiscono grazie all'epidemia di febbre gialla: non è quel che sta succedendo adesso con Modern, Pfizer, Kodak, Johnson and Johnson? Che competono per mettere a punto un vaccino da cui gli investitori trarranno profitto. Ma voi, invece di Wells, avete scelto questo Decameron, che è razzista.

«Il marito riprese la parola. Come potrebbe mai essere... Non c'è gente di colore nella trama.

«È proprio questo, il problema. A Firenze, a quei tempi, c'erano donne nere, eppure non compaiono. Non gliene fregava niente, a Boccaccio, delle donne nere».

© 2022 The Autors Guild Foundation

© 2024 Adriano Salani Editore s.u.r.l. Milano

Brano tratto da The Experimental Poet story copyright © 2024 by Ishmael Reed

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