Una smart land connessa in senso digitale e fisico. Questa la Lombardia che ha in mente Attilio Fontana, governatore uscente e candidato per il centrodestra a succedere a se stesso.
Una Regione «smart» con infrastrutture che permettano una mobilità veloce e sostenibile, anche in senso letterale, con tutte le città collegate al centro, Milano, da non più di un'ora di strada.
Questa la Lombardia del futuro, declinata in tutte le sue sfaccettature nel corso di Lombardia 2030, gli Stati generali della Regione celebrati ieri all'hangar Bicocca con cinque ministri e tutto il gotha dell'imprenditoria e della finanza italiana, e non solo lombarda.
Un parterre d'eccezione, che ha accettato di partecipare a questo evento cui Fontana - a due mesi dal voto - ha affidato il compito di disegnare le prospettive di una Regione traino del Paese dell'Europa, in vari campi: dalle infrastrutture all'autonomia, dal turismo all'agricoltura, dal lavoro alla formazione, dalla ricerca all'università. Undici tavoli tematici e una parola chiave: innovazione, abbinata alla sostenibilità.
Una prova di forza notevole per il governatore, che in prima fila ha ascoltato tutti gli interventi, dai saluti mattutini del padrone di casa Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato di Pirelli («Qui - ha detto - c'è il cuore di una Lombardia che vuole essere protagonista, insieme all'Europa e, ovviamente, a tutta l'Italia») ai presidenti di Confindustria, Confagricoltura, e delle altre organizzazioni del mondo produttivo.
«La nostra idea della Lombardia - ha spiegato il presidente - è quella di essere la terra della conoscenza, del saper fare e delle opportunità, in uno scenario in cui lo sviluppo e la crescita possono nascere solo dal virtuoso binomio sostenibilità-innovazione». «È la sfida della Lombardia come smart land del futuro - ha aggiunto - sostenibile, sicura, connessa, attrattiva, sussidiaria, con più servizi, più equità, più coesione sociale. Una regione in cui tutti i territori abbiano opportunità e strumenti per essere competitivi ed attrattivi, ognuno con la sua specificità, compresi quelli più distanti dalle città». «Una smart land - ha proseguito - connessa in senso digitale e con infrastrutture che permettano mobilità veloce e sostenibile». «Trenord e Fs sono qui oggi - ha osservato - e a loro chiedo una forte collaborazione per superare le criticità della rete che rende difficile la vita di tanti pendolari. Abbiamo acquistato treni per 2 miliardi, ma i problemi non sono risolti a causa di una rete non adeguata. Non possiamo aspettare ancora per anni, vogliamo che ogni capoluogo lombardo sia collegato a Milano con un percorso di un'ora al massimo».
«La Lombardia della conoscenza - ha evidenziato Fontana - sarà al centro dell'impegno nei prossimi anni, e dovrà costituire l'asse fondamentale di sviluppo sul quale appoggiare gran parte delle iniziative future.
Le nostre università sono infatti riconosciute come centri di eccellenza, così come parallelamente lo sono gli Its, su cui vogliamo continuare ad investire, per rispondere al bisogno di professionalità espressi dalle imprese. Per noi sostenibilità vuol dire maggiore ricerca e innovazione per continuare a crescere».
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