Gascoigne e l'amico assassino

Il culturista omicida Raoul Moat di 37 anni che si è suicidato la scorsa notte dopo una mediatica caccia all'uomo che ha tenuto col fiato sospeso la Gran Bretagna ha un amico, e questo amico è Paul Gascoigne. E probabilmente Gazza gli avrebbe salvato la vita.

Il mitico Gazza, cuore generoso e bocca impastata, ha mostrato coraggio e questa storia lo sta a dimostrare.
Il culturista omicida Raoul Moat di 37 anni che si è suicidato la scorsa notte dopo una mediatica caccia all'uomo che ha tenuto col fiato sospeso la Gran Bretagna ha un amico, e questo amico è Paul Gascoigne. E probabilmente Gazza gli avrebbe salvato la vita.
Questa brutta storia ha avuto un risvolto, che per molti è stato giudicato solo bizzarro, quando in serata si è presentato al cordone della polizia l'ex star del calcio inglese Paul Gascoigne, dicendo di essere amico dell'uomo e di voler mediare per convincerlo ad arrendersi. La polizia stava trattando con Raoul Moat e non ha dato retta a Gascoigne.
Era difficile, secondo loro, prestare attenzione a un ex calciatore macchiato da un recente passato di droga e alcol. Paul, secondo il giornale britannico Daily Express che nella sua versione on line ha dato la notizia, è arrivato sulla scena con in mano una lattina di birra, un pollo, una canna da pesca e un telefono cellulare. Aveva anche una vestaglia per Raoul Moat.
La polizia non ha prestato attenzione a Gazza che sosteneva di essere amico di Raoul Moat: «Mi basta solo andargli incontro sulla brughiera gridando: "Moaty, sono Gazza!", ha dichiarato il calciatore, sostenendo di averlo conosciuto e di averci fatto amicizia quando Moat lavorava come buttafuori nelle discoteche a Newcastle, città natale di entrambi. «Qualcuno - ha dichiarato Gazza - deve averlo drogato riducendolo così: «Gli parlerò - aveva detto Gazza -, sono un suo buon amico. Mi piacerebbe che ci parlassimo da soli a tu per tu e se poi lui andrà in carcere io andrò a trovarlo almeno un paio di volte al mese».
Il culturista, appena uscito dal carcere lo scorso fine settimana, ha freddato a colpi di pistola il nuovo compagno dell'ex fidanzata, l'ha ferita in modo gravissimo e poi ha sparato anche a un poliziotto, dichiarando guerra alla polizia con una lettera inviata ai media. L'hanno braccato fra boschi e brughiere attorno a Rothbury, nel nord-est dell'Inghilterra, per quasi una settimana. Non era certo un tipo pacifico, ma Paul contava sull'amicizia, è con il suo gesto ha dimostrato quanto fosse vera.


Nessuno ha messo in rilievo il gesto di Gazza, perfino il suo agente Kenny Shepherd è trasecolato appena ha ricevuto la notizia: «Sta facendo cosa? Sono a cena a Maiorca e sono senza parole». Che nessuno si lamenti se Gazza si sente sempre più solo.

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