Genitori e Facebook: quando queste due grandi forze si incontrano, i risultati a volte possono essere disastrosi: foto dei pargoli, imbarazzanti confusioni tra social network e motori di ricerca e commenti fuori luogo, sono solo alcuni dei motivi che spingono gli altri utenti a far leva su tutta la pazienza possibile per sopravvivere alla giungla dei giovani e meno giovani alle prese con la rete.
Un figlio appena nato e tanta, tantissima voglia di condividere le prime immagini del pargolo con i propri amici: non sono pochi i genitori che cadono vittima del morbo della pubblicazione selvaggia di foto; in pochi giorni, iniziano ad arrivare le prime lamentele dei contatti, prima velate e poi palesi, fino a scatenare l’ira funesta di chi vede la propria timeline completamente occupata dal pupetto di turno. Va bene l’orgoglio dei genitori nei confronti dei propri figli ma, a volte, dover affrontare una mitragliata quotidiana di lodi nei confronti di ogni piccolo passo dell’infante di casa può diventare deleterio se si tiene a mantenere intatta la propria lista di contatti.
Cambia l’età dei figli ma non il comportamento sopra le righe di alcuni genitori: alzi la mano poi chi non ha mai incontrato sulla propria homepage un genitore alle prese con la condivisione di test, immagini e addirittura bufale; inutile provare a far cambiare idea a un padre o una madre convinti della veridicità di notizie assurde, si rischiano solo inutili discussioni senza alcun esito che rischiano di prolungarsi anche nella vita reale.
E che dire dei genitori che commentano aggiornamenti o foto dei figli, creando l’ilarità tra gli amici del virgulto? Avere tra i propri amici i propri genitori, in questo caso, può essere un’arma a doppio taglio: se per molti può rivelarsi un modo utile per avere sempre vicino i propri cari, per altri può trasformarsi in una vera occasione da wall of shame.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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