Salvezza in tre tappe: Palermo, Bologna e Cagliari. Cinque punti in tre partite per toccare quota 40 e regalarsi un finale di stagione senza patemi. Dopo due sconfitte di fila con due inspiegabili black- out nella ripresa, il Genoa vuole rialzare la testa e riprendere il cammino interrotto a Catania e Milano. Terapia di gruppo per curare la sindrome da secondo tempo? «Ne abbiamo parlato molto in questi giorni - conferma Ballardini alla vigilia della gara contro la sua ex squadra-. È un aspetto da valutare bene perché se non siamo attenti e determinati poi si rischia il tracollo. Non sono episodi casuali, ma errori di atteggiamento che non devono più ripetersi». Servono cinque, sei punti per raggiungere la quota salvezza fissata da Ballardini a 40-41: «Dobbiamo farli alla svelta come hanno detto i miei giocatori che hanno la testa sulle spalle».
Per una volta il tecnico rossoblù ha piacevoli problemi di abbondanza. Indisponibile soltanto Destro, vicino comunque al rientro. Completamente recuperato Dainelli che giocherà al fianco di Kaladze. Due dubbi a centrocampo: il primo riguarda l'impiego di Milanetto tornato ad allenarsi in gruppo soltanto ieri. L'infortunio muscolare è alle spalle, ma non è detto che Hannibal parta dall'inizio. Veloso si candida per sostituirlo. Il secondo nodo da sciogliere è quello relativo alla fascia destra con Rafinha che sembra favorito su Konko. Davanti il Grifo ha molte frecce al suo arco: Palacio, Floro Flores (riabilitato dalla corte di giustizia federale), Paloschi e Boselli.
Ballardini qui non fa pretattica: «Floro Flores ha caratteristiche diverse da tutti gli altri attaccanti. È un bene poter contare su di lui». Il Palermo ritrova Miccoli e si affida a Pastore per interrompere la striscia di 4 sconfitte consecutive.
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