Il Consiglio municipale Centro Ovest augura buone feste e va in ferie. Ma non dimentica, affrontando con modalità diverse, le problematiche ataviche del territorio. Ed è scontro. Maggioranza e opposizione spaccate giovedì pomeriggio su centro sociale Zapata, sicurezza e Imu. Perché, ricorda Davide Rossi capogruppo della Lega: «Siamo stati tacciati dalla maggioranza come razzisti, con il capogruppo dell'Idv Maranini che ricordava il valore della resistenza, che appartiene anche a noi e nulla c'entra con la fotografia di una situazione di degrado dei nostri quartieri. Ho precisato a Maranini continua Rossi come il suo partito in Parlamento e in molte regioni e comuni, abbia presentato emendamenti, mozioni e ordini del giorno molto duri e repressivi, però mentre in tutti i Municipi e Comuni l'Idv votava contro l'Imu, lui ha votato con la maggioranza di sinistra contro due mie mozioni che chiedevano di esentare il pagamento della seconda rata a Sampierdarena per la prima casa». Ed è il centro sociale Zapata a far inasprire ulteriormente i toni. «La maggioranza, votando contro un ordine del giorno di Lega, Pdl e Lista Musso, ha dato la possibilità al centro sociale di fare quello che vogliono, giustificando l'occupazione abusiva, minimizzando il fatto che la città è invasa da manifesti clandestini, scritte contro Angelo Bagnasco o i partiti incalza Rossi -. E non si danno giudizi sulla vendita di alcolici abusivi durante i concerti che non fanno dormire i residenti e creano spesso risse nei fine settimana». Si scopre così che il centro Zapata fa parte dei Let, spazio che riunirebbe le associazioni del terzo settore, ma l'opposizione ribatte: «Peccato che lo Zapata risulti ancora illegale in quanto risiede in un edificio occupato di proprietà del Demanio».
Quando Pdl, Lega e Lista Musso chiedono che l'ordinanza del sindaco - che dovrebbe limitare episodi di violenza fisica e psicologica, procurata da comportamenti incivili - la maggioranza non ci sta e ribadisce: «Il problema va affrontato in tutti i suoi elementi anche con l'assessore competente. No a etichette incivili e al rischio del reato. Questo modo di fare politica interrompe qualsiasi integrazione. Unica strada possibile. Perché l'illegalità non ha nazionalità».
Il parlamentino si ricompatta poi votando all'unanimità sul gettone di presenza, che in linea con Comune e altre municipalità verrà corrisposto soltanto se si presiede almeno per due terzi della durata della seduta dietro accertamento dell'ufficio di segreteria. Tornando al territorio è la consigliera Lucia Gaglianese del Pdl a lamentare «lo stato di abbandono e il degrado dei giardini Pavanello.
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