DOPOGARA Il Balla-pensiero: «Natale da retrocessi Pasqua da salvi»

«Lo hanno detto i giocatori nello spogliatoio: abbiamo fatto il Natale da retrocessi, ora godiamoci questa Pasqua da salvi». Davide Ballardini gira al massimo la manopola dell'ottimismo al termine di una partita che rappresenta un caso da manuale di bicchiere pieno (o vuoto) a metà. Per il mister rossoblu non devono far paura la classifica, che prefigura ormai una lotta a tre con lo stesso Siena e il Palermo, e il magro bottino di un punto raccolto nelle ultime quattro gare: «Siamo pronti a lottare fino all'ultimo. Da quando sono arrivato la squadra ha sempre offerto grandi prestazioni. Questo gruppo ha dei grandi valori e lo dimostra a ogni partita».
Secondo il tecnico romagnolo il Genoa ha pagato carissima la flessione avuta dopo la prima mezz'ora: «Ci siamo abbassati e questo non dovrebbe mai accadere, perché quando ti abbassi corri di più e rischi di più. Il Siena ha trovato il gol sull'unico tiro del primo tempo, poi lo svantaggio su rigore ci ha destabilizzato. La nostra reazione è stata veemente e abbiamo meritato, creando tre o quattro palle gol oltre la rete di Jankovic». Da Ballardini elogi per Immobile («ci ha dato brio») e un appunto su Jorquera: «Anche se non era una partita adatta a lui, poteva fare molto meglio. E lo ha ammesso lui per primo».
Nessun commento sul rigore del Siena e sugli altri episodi dubbi: «Lassù qualcuno non ci vuole bene? Non lo so: l'importante è che ci vogliamo bene noi. Il destino del Genoa è nelle nostre mani». Sul penalty in favore dei toscani si esprime invece il difensore Daniele Portanova: «Un rigore molto, molto dubbio. Non importa, siamo consapevoli di essere una grandissima squadra». Una squadra a cui, secondo l'autore del pareggio Bosko Jankovic, manca «soltanto la fortuna. Nel secondo tempo abbiamo giocato solo noi, creando tantissimo. Una vittoria non avrebbe comunque risolto per sempre i nostri problemi, ma ci avrebbe datop una grossa mano, questo sì».
Tranquillo e soddisfatto il tecnico del Siena Giuseppe Iachini, storico bersaglio per i fischi della tifoseria genoana.

La calorosa accoglienza non è mancata nemmeno ieri, ma per il diretto interessato non è niente di grave: «Nel calcio gli sfottò ci stanno. Io cerco solo di fare al meglio il mio lavoro. Torno sempre volentieri qui a Genova, dove ho avuto una bellissima esperienza alla Samp e dove ritrovo ogni volta tante persone a cui sono affezionato».

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